Il sistema endocannabinoide nella disfunzione cardiaca correlata alla distrofia muscolare
La distrofia muscolare è una malattia genetica causata da mutazioni nel gene della distrofina. Un’insufficienza di distrofina all’insorgenza di una cardiomiopatia, che rappresenta la principale causa di morte nei pazienti affetti da distrofia muscolare, e che la terapia standard spesso non riesce a contrastare. Gli endocannabinoidi sono una famiglia di lipidi bioattivi prodotti dal nostro organismo, intercettati dalle stesse proteine-recettore che riconoscono i fitocannabinoidi (di origine vegetale). L’insieme degli endocannabinoidi, dei loro due recettori (CBR1 e CBR2) e delle proteine che a loro volta li regolano costituisce il cosiddetto sistema endocannabinoide (ECS), coinvolto in molteplici meccanismi fisiologici di controllo e di adattamento. Nella cardiomiopatia da distrofia muscolare un’attività eccessiva del recettore CBR1 provoca infiammazione e fibrosi nel tessuto cardiaco, mentre al contrario l’azione del recettore CBR2 risulta protettiva sul cuore. Dati preliminari indicano che in cellule muscolari cardiache derivate da pazienti affetti da distrofia muscolare, i livelli e l’attività dell’ECS aumentano e l’inibizione farmacologica del recettore CBR1 contrasta il danno sulle cellule muscolari. Aumentano inoltre i livelli dell’immunoproteasoma (IP), un complesso enzimatico deputato a distruggere le proteine “estranee”, affinchè i frammenti possano poi essere mostrati alle cellule dell’immunità. Questo progetto punta dunque a chiarire ulteriormente il ruolo e il potenziale terapeutico dei membri dell’ECS nella cardiomiopatia associata alla distrofia muscolare, e a valutare l’eventuale coinvolgimento dell’IP nei meccanismi alla base della patologia.
DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO
Centro Cardiologico Monzino, Milano