La sindrome del neglect spaziale causata da alterazione nelle connettività funzionale delle reti neuronali
Il neglect spaziale è una sindrome neurologica che colpisce circa il 20-30% pazienti con ictus. Esso è caratterizzato dall’incapacità di identificare e rispondere a stimoli nel campo visivo controlaterale al lato della lesione (deficit spaziale), da un ridotto livello di vigilanza (deficit non spaziale), nonché da un disturbo nel riorientare l’attenzione (deficit di reorienting). Recenti ricerche indicano che il neglect spaziale è associato ad alterazioni nella connettività funzionale delle reti neurali a riposo, misurata con la risonanza magnetica funzionale. In particolare, in uno studio condotto su un ampio campione di pazienti con ictus, si è dimostrato che i deficit spaziali nella fase acuta sono associati con la rete neurale dorsale fronto-parietale deputata all’attenzione e quella sensorimotoria.
Il progetto ha lo scopo di investigare nello stesso gruppo di pazienti del precedente studio se i deficit di attenzione non spaziali e quelli di re-orienting siano collegati relati a schemi distinti di connettività funzionale. I punteggi ottenuti nei test neuropsicologici dell’attenzione verranno correlati con le misure di dieci reti neurali, in modo tale da individuare le connessioni funzionali nel cervello associate a differenti deficit. Comprendere i meccanismi neurali dei sotto-tipi di neglect spaziale è di notevole importanza per la diagnosi iniziale nonché per la pianificazione della riabilitazione.
DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO
Università degli Studi Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara