Colpire gli ibridi RNA:DNA come nuova terapia contro l'osteosarcoma
L’osteosarcoma è un tumore dei tessuti ossei che colpisce prevalentemente in età infantile e adolescenziale, con frequenti metastasi e prognosi infausta. Una delle caratteristiche dell’osteosarcoma è l’instabilità genomica - cioè la rottura della doppia elica del DNA - che causa mutazioni e danni ai cromosomi (le strutture in cui è organizzato il patrimonio genetico).
In particolare, le mutazioni dei geni DAXX e ATRX possono aumentare i cosiddetti ibridi RNA:DNA, delle strutture dove le catene di RNA e DNA si legano tra loro. Questi ibridi esistono normalmente, ma in caso di aumentata presenza possono stimolare i telomeri (le estremità dei cromosomi) e causare un incremento nella proliferazione delle cellule. Per questi motivi, gli ibridi RNA:DNA sembrano coinvolti nel potenziale di crescita del tumore.
Obiettivo del progetto sarà studiare la funzione del complesso DAXX/ATRX e di SFPQ, una proteina capace di disassemblare gli ibridi in eccesso ed evitare la crescita incontrollata dell’osteosarcoma. Verranno studiati i meccanismi molecolari in vitro, e i risultati potranno aprire la strada a una nuova terapia contro l’osteosarcoma basata sul controllo dei telomeri.
Dove svilupperà il progetto:
Università degli Studi di Trieste