NOTE BIOGRAFICHE
• Nata a Bergamo nel 1979
• Laureata in Biotecnologie Farmaceutiche all’Università degli Studi di Milano
• PhD in Genetica Molecolare applicate alle Scienze Mediche all’Università degli Studi di Brescia
• Nata a Bergamo nel 1979
• Laureata in Biotecnologie Farmaceutiche all’Università degli Studi di Milano
• PhD in Genetica Molecolare applicate alle Scienze Mediche all’Università degli Studi di Brescia
Diversi studi hanno suggerito che la depressione nelle mamme durante la gravidanza possa aumentare il rischio che il bambino sviluppi problemi di salute mentale in età adolescenziale e adulta. Dati preliminari indicano che le mamme affette da depressione, così come i loro bambini, presentano un aumento nei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e di molecole legate all’infiammazione. Queste variazioni biologiche sono associate ad un comportamento alterato nei bambini, sia a 6 mesi che ad un anno di vita. Ad oggi non sono stati identificati i processi molecolari alla base di questi fenomeni, ma si ipotizza che siano coinvolti meccanismi epigenetici. Il cortisolo è il principale membro della famiglia degli ormoni glucocorticoidi: una possibilità è che quindi le alterazioni epigenetiche legate alla depressione in gravidanza coinvolgano geni che rispondono ai glucocorticoidi o che ne mediano la segnalazione. In questo progetto verranno analizzati campioni di saliva di donne in gravidanza colpite da depressione e dei loro bambini, per registrare eventuali cambiamenti epigenetici in un gruppo di geni legati ai glucocorticoidi. In parallelo si procederà a trattare neuroni umani in coltura con cortisolo, per individuare e studiare cambiamenti epigenetici simili a quelli che verranno osservati nei bambini esposti a depressione materna. Chiarire questi meccanismi potrebbe contribuire all’identificazione di nuovi bersagli per prevenire le alterazioni comportamentali e cognitive nei bambini.
Max-Planck Institute, Germania
La depressione nelle mamme durante la gravidanza rappresenta un fattore di rischio per i figli di sviluppare esperienze infantili negative e disturbi psichiatrici in età adulta. Dati preliminari indicano che le madri con depressione durante la gravidanza hanno elevati livelli nel sangue di molecole infiammatorie, dette citochine. Le stesse citochine infiammatorie sono riscontrabili nella saliva dei neonati e i loro livelli sono due volte più elevati nei bambini le cui madri avevano sofferto di depressione durante la gravidanza, suggerendo che lo stato infiammatorio elevato, associato con lo stato depressivo nelle madri, viene trasmesso al il bambino. Recenti evidenze indicano che, alterazioni a lungo termine associate ad eventi avversi in utero, come la depressione nella madre, sono mediate da meccanismi epigenetici.
Scopo del progetto è lo studio dei meccanismi epigenetici in un campione di madri, clinicamente valutate per la depressione sia durante la gravidanza sia dopo il parto, e dei loro bambini. I bambini saranno valutati per temperamento e reattività emozionale, al terzo giorno dopo la nascita e dopo 4, 8, 12 e 24 mesi. Le analisi epigenetiche saranno effettuate nel sangue delle madri e nella saliva dei loro bambini, alla nascita e a 4, 8, 12 e 24 mesi di età. I risultati contribuiranno all’identificazione di marcatori associati ad aumento della vulnerabilità a sviluppare disturbi legati allo stress nei bambini esposti a depressione in utero. Questi marcatori potranno rappresentare bersagli per lo sviluppo di strategie volte a “rompere” la trasmissione della vulnerabilità a patologie psichiatriche dalla madre al bambino.
Max-Planck Institute di Monaco (Germania)