Morandi Andrea

NOTE BIOGRAFICHE

• Nato a Bagno a Ripoli (FI) nel 1982
• Laureato in Biotecnologie Mediche all’Università degli Studi di Firenze
• PhD in Oncologia Sperimentale e Clinica all’Università degli Studi di Firenze

2018

Autofagia nella resistenza alla terapia endocrina nel tumore al seno

La maggior parte dei tumori al seno esprime il recettore degli estrogeni e la terapia endocrina, che blocca il recettore, è la terapia standard. La comparsa di resistenza è uno dei principali problemi clinici e caratterizzarne i meccanismi è di fondamentale importanza. Le cellule resistenti rispondono allo stress indotto dalla terapia endocrina riprogrammando il metabolismo. Dati preliminari suggeriscono che le cellule tumorali resistenti hanno la capacità di utilizzare l’autofagia, un processo che permette la degradazione e il riciclo dei componenti cellulari. Questo consentirebbe alle cellule di sopravvivere autonomamente, anche in assenza di nutrienti esterni e di adattarsi più velocemente allo stress indotto da farmaci. Saranno utilizzati dei modelli cellulari sensibili e non alla terapia endocrina per indagare la relazione che intercorre tra autofagia e metabolismo nell’insorgenza della resistenza. I risultati ottenuti saranno validati analizzando retrospettivamente dati di pazienti trattati con terapia endocrina ed in seguito verificati su modelli animali. Questo studio contribuirà all’identificazione di potenziali “punti di debolezza” della cellula tumorale per disegnare nuovi approcci terapeutici che possano aiutare a combattere e ritardare l’insorgenza di resistenza.

Scopo dello studio è indagare su cellule di carcinoma mammario i meccanismi metabolici che portano a maggiore resistenza al trattamento endocrino.

Dove svilupperà il progetto:

Università degli Studi di Firenze

Area

Oncologia

2017

Il metabolismo degli amminoacidi e dei lipidi nella terapia endocrina


La maggior parte dei tumori al seno dipende dagli estrogeni, ed esprime quindi il recettore per questo ormone (ER). Lo standard terapeutico per questi tumori è rappresentato dalla terapia endocrina, che blocca i segnali trasmessi dall’ER: l’insorgenza di farmaco-resistenza ne limita però il beneficio clinico.

Le cellule resistenti alla terapia endocrina sono in grado di adattarsi allo stress metabolico che ne deriva, e in particolare possono metabolizzare il glucosio sfruttando sia il processo di fosforilazione ossidativa tipicamente usato dalle cellule sane, sia la semplice glicolisi. Dal momento che anche l’alterazione del metabolismo degli amminoacidi e dei lipidi è fondamentale per la crescita tumorale, l’ipotesi è che le cellule resistenti possano adottare diversi comportamenti metabolici in base alla disponibilità di nutrienti.

In questo progetto saranno utilizzati modelli cellulari sensibili o resistenti alla terapia endocrina per verificare se il metabolismo amminoacidico e lipidico siano indispensabili durante l’adattamento alla terapia, e se interferire con queste vie metaboliche possa influire sulla risposta alla cura. I risultati su modelli cellulari saranno inoltre convalidati con l’analisi di studi retrospettivi su pazienti trattati con terapia endocrina neo-adiuvante, ed infine con analisi su modelli animali.


Questo lavoro contribuirà all’identificazione di biomarcatori che possano predire la risposta alla terapia, e di nuovi approcci terapeutici che possano aiutare a combattere o ritardare l’insorgenza della resistenza.


DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO

Università di Firenze

Area

Oncologia

2016

Microrna e metabolismo nella resistenza alla terapia endocrina nel tumore al seno 

La terapia endocrina con inibitori dell’aromatasi è lo standard di cura per le pazienti in menopausa con tumori al seno che esprimono il recettore degli estrogeni (ER+). Tuttavia, la resistenza alla terapia ne limita la sua efficacia clinica. L’adattamento metabolico è una caratteristica essenziale per soddisfare le diverse esigenze energetiche che supportano una cellula tumorale dalle prime trasformazioni fino alla capacità di formare metastasi anche in altri organi. Questa adattabilità è considerata quindi un segno distintivo delle cellule tumorali. Tuttavia, il controllo molecolare che governa la riprogrammazione metabolica delle cellule tumorali è in gran parte sconosciuto. Alcuni studi hanno recentemente identificato i microRNA come possibili regolatori di questi adattamenti. Il progetto si propone di verificare se la riprogrammazione metabolica sia collegata alla resistenza alla terapia endocrina con inibitori dell’aromatasi. In particolare, verranno identificati i potenziali microRNA che possono controllare questa riprogrammazione come bersagli per l’intervento terapeutico. Verrà dunque analizzato il profilo trascrizionale globale (RNA e microRNA) durante la riprogrammazione in cellule di carcinoma mammario positivo per gli estrogeni resistenti alla terapia endocrina.

DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO

Università degli Studi di Firenze

Area

Oncologia
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