Note biografiche:
• Nato a Genova nel 1979
• Laureato in Farmacia presso l’Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
• PhD in Experimental Medicine and Endocrinology presso l’Università degli Studi dell’Aquila
• Nato a Genova nel 1979
• Laureato in Farmacia presso l’Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
• PhD in Experimental Medicine and Endocrinology presso l’Università degli Studi dell’Aquila
La malattia del fegato grasso è una patologia collegata a una dieta sbilanciata, particolarmente ricca di grassi, specialmente saturi, e di carboidrati, soprattutto zuccheri semplici. L'alimentazione occidentale o "all'americana", tipica dei pasti consumati nei fast-food, è stata ritenuta una causa primaria della diffusione di questa alterazione epatica e della sindrome metabolica (concomitanza di eccesso ponderale e altre condizioni come glicemia, colesterolo cattivo e pressione arte-riosa superiori alla norma) soprattutto tra gli adolescenti. Si è osservato che la deposizione di grasso nel fegato si accompagna a un precoce invecchiamento cel-lulare e un accumulo di radicali liberi e di ferro. Questi eventi cellulari, se protratti a lungo, inducono un danno epatico irreversibile. A oggi, i tentativi di ostacolare l'invecchiamento e la morte cellulare programmata indotta da ferro, pur portando benefici alla malattia epatica, non sono stati com-pleti e risolutivi. Obiettivo del progetto sarà approfondire la conoscenza delle alte-razioni molecolari che questi processi inducono nel fegato, e identificare un tratta-mento farmacologico che ostacoli sia l'invecchiamento cellulare che l'accumulo di ferro, in modo da curare più efficacemente la malattia del fegato grasso.
Università degli Studi dell’Aquila