NOTE BIOGRAFICHE
• Nata a Milano nel 1981
• Laureata in Biotecnologie Mediche all’Università degli Studi di Milano
• PhD in Biotecnologie Applicate alle Scienze Mediche all’Università degli Studi di Milano
• Nata a Milano nel 1981
• Laureata in Biotecnologie Mediche all’Università degli Studi di Milano
• PhD in Biotecnologie Applicate alle Scienze Mediche all’Università degli Studi di Milano
La prognosi sfavorevole e l’assenza di un trattamento mirato per il carcinoma mammario triplo negativo - caratterizzato dall’assenza sulla superficie delle cellule di recettori ormonali e della proteina di membrana HER2 contro cui esistono già farmaci mirati - sottolineano l’urgenza di identificare nuovi bersagli contro cui indirizzare strategie terapeutiche innovative e specifiche. Studi precedenti hanno dimostrato che la proteina survivina è presente ad alti livelli nel carcinoma mammario triplo negativo, dove svolge un ruolo determinante nel favorire l’aggressività e la progressione clinica del tumore e nel contrapporsi a una vasta gamma di stimoli di morte cellulare. L’obiettivo della ricerca è valutare gli effetti dell’inibizione di survivina in modelli sperimentali di carcinoma mammario triplo negativo, attraverso diversi approcci: prima di tutto, verificare l’effetto della reintroduzione di due molecole di microRNA (miR-34a e miR-203), che agiscono come oncosoppressori e la cui ridotta espressione nel carcinoma mammario è associata a una cattiva prognosi. Poi studiare gli effetti del farmaco selinexor, che causa una drastica riduzione dei livelli di survivina e che è attualmente in fase I e II di sperimentazione clinica e identificare nuove combinazioni terapeutiche basate sulla somministrazione degli inibitori di survivina e chemioe radio-terapici. I risultati di questo studio forniranno il razionale biologico per il disegno di nuovi approcci terapeutici per il carcinoma mammario triplo negativo.
Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano