NOTE BIOGRAFICHE
• Nata a Milano nel 1975
• Laureata in Biologia presso l'Università degli Studi di Milano
• PhD in Biologia Cellulare e Molecolare presso l’Università degli Studi di Milano
• Nata a Milano nel 1975
• Laureata in Biologia presso l'Università degli Studi di Milano
• PhD in Biologia Cellulare e Molecolare presso l’Università degli Studi di Milano
La doxorubicina è un efficace farmaco chemioterapico, con un ampio spettro di azione su molti tumori. Il suo uso clinico è però limitato per la sua tossicità sul cuore, tramite meccanismi molecolari che sono stati ormai ben caratterizzati. Recenti studi dimostrano che le antocianine, una classe di molecole abbondanti in frutta e verdura rossa e cereali pigmentati, hanno effetti benefici su molte malattie croniche, tra cui la cardiotossicità indotta da doxorubicina. Tuttavia, l'uso clinico delle antocianine ha avuto risultati per il momento modesti a causa della loro bassa stabilità e biodisponibilità.
Obiettivo della ricerca sarà studiare il meccanismo d’azione con cui le antocianine modulano il processo infiammatorio indotto da doxorubicina nel cuore, e testare la loro efficacia cardioprotettiva se inserite in nanoparticelle che, favorendo il loro trasferimento all'interno delle cellule, ne migliorano la biodisponibilità e l’azione. I risultati aiuteranno a prevenire la cardiotossicità nei pazienti oncologici trattati con doxorubicina, fornendo una quantità relativamente piccola ma clinicamente rilevante di antocianine.
Università degli Studi di Milano
La doxorubicina è un farmaco che appartiene alla classe delle antracicline, utiliz-zate in molti trattamenti chemioterapici contro diversi tipi di cancro, il cui uso clini-co è però limitato dalla tossicità che hanno sul cuore. Il principale effetto negativo della doxorubicina riguarda il corretto funzionamento dell’autofagia, un processo con cui le cellule eliminano le loro componenti danneggiate “autodigerendole” e rigenerandole. Se questo meccanismo non funziona le cellule vanno incontro a morte prematura, ed è quello che spesso accade alle cellule muscolari del cuore (cardiomiociti) nei pazienti in terapia con doxorubicina. Recenti studi sperimentali hanno dimostrato gli effetti benefici delle antocianine, molecole contenute in molti vegetali, su diverse malattie croniche, tra cui anche la cardiotossicità indotta da doxorubicina. Nello studio verrà analizzato il ruolo che queste molecole hanno sull’autofagia, al fine di ridurre gli effetti collaterali del farmaco senza compromettere le proprietà antitumorali. I risultati contribuiranno a individuare una strategia terapeutica per prevenire il danno miocardico nelle te-rapie chemioterapiche.
Università degli Studi di Milano
L'infiammazione è una risposta immunitaria specifica e auto-controllata che, in caso di infezioni e lesioni, ha l'obiettivo di localizzare, eliminare l'agente nocivo e rimuovere i componenti danneggiati del tessuto, ristabilendo la normale funzionalità dell’organismo. Tuttavia, risposte infiammatorie incontrollate o prolungate inducono un'eccessiva produzione di fattori che sono spesso legati allo sviluppo di malattie croniche.
Fattori ambientali, come la dieta, svolgono un ruolo importante nell'infiammazione, e uno stile di vita sano e attivo può proteggere delle malattie infiammatorie. In particolare, i composti bioattivi presenti in frutta e verdura, come i polifenoli, sembrano essere efficaci nel ridurre la produzione di molecole responsabili dell’infiammazione e nell'aumentare le molecole che prevengono lo stato infiammatorio.
Obiettivo del progetto sarà studiare i meccanismi molecolari attraverso cui una dieta ricca in polifenoli sia in grado di modulare l’attività di alcune proteine, chiamate fattori di trascrizione, responsabili dell’attivazione di geni legati all’infiammazione.
Università degli Studi di Milano
L'infiammazione è una risposta immunitaria specifica e controllata dall’organismo che, in caso di infezioni o lesioni, ha l'obiettivo di localizzare ed eliminare l'agente nocivo, oltre a rimuovere i componenti danneggiati del tessuto e ristabilire la normale funzionalità dell’organismo. Le risposte infiammatorie incontrollate o prolungate, tuttavia, inducono un'eccessiva produzione di fattori pro-infiammatori da parte delle cellule immunitarie associata allo sviluppo di malattie croniche. Uno stile di vita attivo e una corretta alimentazione svolgono invece un ruolo importante nel regolare l’infiammazione, e sono correlati a una minore insorgenza di patologie croniche e tumori. In particolare, i composti bioattivi presenti in frutta e verdura, come i polifenoli, sembrano essere efficaci nella riduzione delle molecole pro-infiammatorie e nell'aumento della produzione di molecole anti-infiammatorie. Obiettivo del progetto sarà quello di studiare più in dettaglio i meccanismi molecolari attraverso cui una dieta, ricca in polifenoli, influenza l'attività dei geni e la produzione di molecole durante il processo infiammatorio.
Scopo del progetto: studiare i meccanismi molecolari attraverso cui i polifenoli riducono l'infiammazione acuta e prevengono la degenerazione verso uno stato di infiammazione cronica.
Università degli Studi di Milano
A causa dei crescenti costi della medicina curativa, la medicina preventiva è diventata fondamentale per il miglioramento della salute nella società occidentale. Tra gli interventi non farmacologici, le abitudini alimentari risultano essere di primaria importanza nella prevenzione delle principali malattie degenerative croniche, tra cui le miopatie (malattie dei muscoli volontari).
Recenti studi epidemiologici confermano infatti come una dieta ricca di fitonutrienti, come i polifenoli, sia in grado di apportare benefici alla salute proteggendo dalle malattie croniche.
Lo scopo del progetto di ricerca è quello di indagare come una dieta ricca in polifenoli possa avere proprietà protettive, riducendo l'incidenza e la prognosi delle miopatie. Verrà innanzitutto studiato l'effetto protettivo degli estratti ricchi in polifenoli verso la tossicità sul muscolo cardiaco associata al chemioterapico doxorubicina. In secondo luogo verrà esaminato il meccanismo con cui le statine riducono la sintesi del colesterolo, al fine di testare la possibilità di usare questi estratti ricchi in polifenoli in combinazione o sostituzione delle statine in soggetti nei quali la somministrazione del farmaco ha effetti collaterali sui muscoli.
Università degli Studi di Milano
Un corretto stile alimentare è di primaria importanza nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Studi confermano che una dieta ricca di polifenoli, ad esempio le antocianine di frutta e verdura, possa apportare benefici alla salute, proteggendo da cardiopatie. Cercare di comprendere i meccanismi molecolari di una dieta ricca in polifenoli è importante per capire le proprietà protettive che essa ha sul cuore. Il progetto ha l’obiettivo di studiare come alimenti funzionali arricchiti in antocianine (ACN) possano avere proprietà cardioprotettive e ridurre incidenza e prognosi di cardiomiopatie. In primo luogo, verrà valutato il loro ruolo delle ACN nella prevenzione dell'ipertrofia cardiaca mediante l'analisi di piccole molecole regolatrici chiamate microRNA. Successivamente si studierà l’effetto protettivo delle ACN su cellule muscolari cardiache con volume aumentato (ipertrofia) e su cellule epiteliali (fibroblasti). Infine, verranno valutati i benefici di una dieta arricchita con ACN sulle complicanze cardiovascolari indotte da una dieta ricca di grassi e sulla cardiotossicità da farmaci. Mettendo insieme i risultati delle diverse parti dello studio, sarà possibile comprendere meglio il ruolo protettivo dei polifenoli sul miocardio e individuare gli alimenti da prediligere in una dieta per mantenere il cuore in salute e diminuire l'impatto dei farmaci.
L’obiettivo della studio è indagare da diversi fronti il ruolo protettivo dei polifenoli sul cuore, in particolare da diete troppo ricche di grassi o da tossicità da farmaci.
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Un corretto stile alimentare è di primaria importanza nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Studi epidemiologici confermano come una dieta ricca di fitonutrienti, molecole come i polifenoli, presenti nei vegetali, possa apportare benefici alla salute, proteggendo dalle malattie cardiache. Scopo del progetto è indagare come una dieta ricca in polifenoli possa avere proprietà protettive sul cuore, riducendo l'incidenza e la prognosi di cardiopatie attraverso la modulazione dei livelli di piccole molecole di RNA non codificante (miRNA). Sarà in particolare indagato il ruolo dei polifenoli nella prevenzione dell'invecchiamento cardiaco: a questo scopo si punterà ad ottenere una panoramica completa dei miRNA (e dei loro geni bersaglio) regolati da una dieta ricca in polifenoli. Si studieranno i benefici di questa dieta sulle complicanze cardiovascolari indotte da una dieta ricca di grassi, analizzando gli effetti sulla fibrosi e l'ipertrofia cardiache. La capacità protettiva dei polifenoli verrà esplorata su cardiomiociti e fibroblasti ipertrofici, che verranno esaminati dal punto di vista della morfologia e dei livelli di marcatori d’ipertrofia. Infine, si analizzerà l’effetto dei polifenoli nella regolazione dei miRNA coinvolti nella cardiotossicità indotta da farmaci. Comprendere il meccanismo molecolare con cui i polifenoli proteggono il miocardio, consentirà di individuare gli alimenti da favorire nella dieta per avere un cuore sano e diminuire l'impatto della cardiotossicità dei farmaci. L'identificazione di miRNA specifici regolati dai polifenoli consentirà di disporre di nuovi biomarcatori per monitorare l'efficacia di un trattamento dietetico cardioprotettivo.
Università degli Studi di Milano
A causa del crescente costo della medicina curativa e dell’invecchiamento della popolazione con conseguente aumento delle malattie croniche, la medicina preventiva è diventata fondamentale per il miglioramento della salute nelle società occidentali. Tra gli interventi non farmacologici, lo stile alimentare è di primaria importanza nella prevenzione delle principali malattie degenerative croniche, tra cui le miopatie. Recenti studi epidemiologici confermano infatti che una dieta ricca di fitonutrienti come le antocianine, i pigmenti vegetali che conferiscono colore rosso e viola-blu a frutta e fiori, sia in grado di apportare benefici alla salute, proteggendo dalle malattie croniche. Lo scopo del progetto è indagare come una dieta ricca in antocianine possa avere proprietà protettive sul muscolo, riducendo l’incidenza e la prognosi delle miopatie (ad esempio cardiache) attraverso la modulazione dell’espressione di piccole molecole endogene di RNA non codificante (miRNA). Il progetto, che prevede l’utilizzo di alimenti funzionali, come il mais arricchito in antocianine, sarà articolato in due parti. Nella prima saranno indagati gli effetti cardioprotettivi di una dieta arricchita in antocianine sull’espressione di miRNA e dei suoi bersagli molecolari che regolano le vie di segnalazione nel muscolo. Nella seconda parte verranno esplorati i potenziali benefici di questa dieta sull’azione miotossica di alcune terapie farmacologiche, come le statine. I risultati permetteranno di ampliare le conoscenze sullo sviluppo di terapie che contrastino la miotossicità, cardiaca e non solo.
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