Nuove possibilità terapeutiche per i tumori al seno tripli negativi
I tumori tripli negativi sono il sottotipo di neoplasie al seno a peggior prognosi. Circa il 10% presenta una mutazione su Brca 1, gene fondamentale nei processi di riparazione del DNA. Fortunatamente i tumori con questa mutazione rispondono ai farmaci che vanno ad inibire PARP, molecola anch’essa coinvolta nei meccanismi di riparo del DNA. Le cellule tumorali che hanno BRCA1 mutato e che subiscono l’inibizione di PARP, infatti, non riescono a riparare i danni al DNA e muoiono.
L’oggetto di questo studio saranno i tumori tripli negativi senza mutazioni su Brca 1, per i quali l’unica terapia prevista è la chemioterapia classica. Verrà utilizzato un piccolo RNA (il microRNA 302b) che ha la capacità di bloccare BRCA1: i tumori così trattati diventeranno simili a quelli con BRCA1 mutato, e quindi potenzialmente sensibili agli inibitori di PARP.
Questo microRna si è inoltre rivelato un buon adiuvante per la chemioterapia, in particolare per il cisplatino, che funziona “rompendo” la doppia elica del Dna. Verrà quindi valutato in che modo, in combinazione con questo chemioterapico, il microRna 302b potenzia l’attività degli inibitori di PARP, bloccando l’azione di Brca 1 e impedendo alle cellule tumorali di riparare i danni prodotti dal cisplatino. I risultati potrebbero ampliare le opzioni terapeutiche per le pazienti con tumore triplo negativo.
Lo studio punta a rendere i tumori del seno tripli negativi, oggi difficilmente trattabili, sensibili alle stesse terapie usate per i tumori mutati su Brca 1.