Uno degli aspetti che peggiora notevolmente la prognosi associata ad un tumore è costituito dalla capacità di metastatizzare, e cioè di disseminare cellule nell’organismo. Le cellule tumorali possono migrare sia individualmente che collettivamente: questo progetto si concentra sulla migrazione collettiva, che consiste nel movimento coordinato di aggregati multicellulari. Unitamente alla capacità di migrare, alcune cellule cancerose possiedono la capacità di secernere molecole che agiscono da “richiamo” (segnali chemiotattici) in modo da orientare la migrazione di altri gruppi di cellule verso di loro.
L’obiettivo alla base di questo progetto è di verificare se la migrazione collettiva orientata rappresenti una modalità di disseminazione più efficace, e di valutarne quindi l’eventuale impatto sulla prognosi.
A questo scopo verranno impiegate colture cellulari modificate geneticamente per indurre artificialmente la migrazione collettiva direzionale, e opportuni trattamenti farmacologici per interferire nel processo. Verrà inoltre utilizzata la biobanca di organoidi derivati da paziente presente nell’istituto, per valutarne la capacità di migrare in modo collettivo e direzionale e trovare dunque una correlazione tra corredo genetico e fenotipo. Le analisi verranno inoltre condotte mediante moderne tecniche di microscopia e un approccio modellistico-computazionale.
Questo approccio potrà contribuire a far luce sulle modalità di migrazione cellulare e sulle eventuali ricadute cliniche, apportando dunque un miglioramento nella capacità di valutazione prognostica delle masse tumorali.
DOVE SVILUPPERA' IL PROGETTO
Fondazione del Piemonte per l’Oncologia, Candiolo (TO)