Tornano i convegni formativi gratuiti sulla didattica della scienza organizzati da De Agostini Scuola tra neuroscienze, astrofisica, robotica, tecnologie del futuro e gamification
Come rendere, in aula, la scienza più coinvolgente, meno astratta, più carica di promesse e speranze per i più giovani cittadini del XXI secolo? A questa domanda cruciale, l’editore DeAgostini Scuola - in qualità di Ente Formatore accreditato dal MIUR – prova a rispondere per il terzo anno consecutivo con un progetto didattico innovativo e inclusivo attraverso un nuovo ciclo di appuntamenti formativi gratuiti “A Scuola di Scienza”:
- Verona 13 marzo (scarica il programma)
- Bari 21 marzo
- Ancona 5 aprile
Fra i partner scientifici anche la Fondazione Umberto Veronesi, oltre a IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, Ospedale San Raffaele, CNR, Microsoft, CampusStore, ANISN-Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali.
Gli incontri sono rivolti ai docenti di scienze delle scuole di ogni ordine e grado. Le iscrizioni sono aperte, fino a esaurimento posti, sul sito http://convegni.deascuola.it/convegni/convegno-di-scienza-2018/.
Il primo evento in programma, previsto a Verona il 13 marzo, vede fra gli altri la presenza di Chiara Segrè, responsabile della Supervisione Scientifica della Fondazione Veronesi, che condurrà il workshop STEMFORYOUTH, scienza e tecnologia a misura di adolescente.
L’edizione 2018 punta a fare vivere ai docenti un'esperienza formativa, non solo “frontale” ma anche interattiva, su come le scoperte e le innovazioni scientifico-didattiche possono motivare l’apprendimento attivo e favorire una didattica coinvolgente e divertente. Filo conduttore è la questione del futuro dei ragazzi in relazione al progresso tecnologico, affidata a ricercatori senior dell’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, da cui deriva il tema di stretta attualità delle fake news e della corretta divulgazione scientifica e medica, i progressi della robotica e l’ultima frontiera dei videogiochi applicati alla didattica o serious games. Su tutto, una riflessione accurata sugli aspetti cognitivi nell’apprendimento a partire dalle ultime scoperte nel campo delle neuroscienze. Le tematiche strettamente didattiche ovvero le competenze, la valutazione, l’inclusività, la flipped classroom, il gioco, l’educazione digitale sono affidate ad alcuni tra i principali esperti di didattica come il ricercatore di pedagogia sperimentale Graziano Cecchinato e a dirigenti del MIUR protagonisti del sistema di valutazione nazionale e dell’elaborazione degli Esami di Stato.
Ma per allargare la visione sul futuro della didattica, accanto agli addetti ai lavori sono stati coinvolti l’astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri e neuroscienziati di fama mondiale quali: Leonardo Fogassi dell’Università di Parma, tra gli scopritori dell’esistenza dei neuroni specchio, che illustra in esclusiva ai docenti come migliorare le strategie per stimolare l’apprendimento; Roberto Furlan dell’Ospedale San Raffaele di Milano, massimo esperto di capacità cognitive e adattative del cervello a livello europeo che parlerà del cervello come un social network; Claudio De’ Sperati dell’Università Vita Salute San Raffaele, che spazierà tra neuroscienze, psicologia e filosofia con una lectio su uno degli aspetti più affascinanti e sfuggenti della mente umana: la coscienza.
Con la collaborazione dei partner scientifici, le attività pratiche pomeridiane per i docenti suddivisi per gradi scolastici, consentono di sperimentare direttamente le tecniche didattiche basate sulla tecnologia, sul gioco o sull'interazione. In particolare: apprendimento multisensoriale e robotica con IIT (con focus sul progetto europeo “weDRAW” e il metodo all’avanguardia che utilizza le nuove tecnologie per l’apprendimento dell’aritmetica e della geometria attraverso la musica, la danza e la pittura), attività sperimentali con il CNR, aspetti etici nella divulgazione medico-scientifica e opportunità lavorative offerte dalle competenze scientifiche con Fondazione Veronesi e il progetto STEMFORYOUTH, didattica in ambiente digitale con Microsoft, metodo investigativo IBSE Inquiry Based Science Education con ANISN, sperimentazioni hands on cioè da realizzare in autonomia con materiali e oggetti familiari.