QVC Italia rinnova il suo impegno al fianco di Fondazione Veronesi per sostenere la ricerca scientifica sui tumori femminili
Torna anche quest’anno Shopping4good, il programma esclusivo di shopping sviluppato da QVC per sostenere la ricerca scientifica sui tumori femminili promossa da Fondazione Veronesi.
Dal 4 ottobre fino alla fine del mese, sarà possibile contribuire alla raccolta fondi ordinando sulle piattaforme multimediali di QVC una serie di prodotti esclusivi messi a disposizione dai prestigiosi brand che supportano l’iniziativa oppure aggiungendo 1€ al proprio ordine. Tutti i proventi della raccolta fondi saranno devoluti a Fondazione Veronesi con l’obiettivo di finanziare il lavoro di tre ricercatori o ricercatrici impegnati nello studio e nella cura dei tumori che ogni anno colpiscono migliaia di donne.
A chi sceglierà di effettuare la donazione verrà spedita una cartolina con una lista di consigli per una vita all’insegna della salute e della prevenzione e i ritratti delle tre testimonial della campagna “Il tumore non chiede quanti anni hai”, immortalate dal fotografo di fama internazionale Settimio Benedusi.
Le protagoniste della campagna di sensibilizzazione proposta da QVC sono tre donne che hanno conosciuto il tumore e affrontato un percorso di cura in età diverse: la presentatrice televisiva Samantha De Grenet, la cestista e modella Valentina Vignali, e Liana Buttafava, una pensionata che ha deciso di narrare la sua storia per sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce.
L’obiettivo della campagna “Il tumore non chiede quanti anni hai” è porre l’attenzione su una forma di pregiudizio sui tumori legata all’età, perché se nell’immaginario comune il tumore viene associato ad una fase avanzata della vita, i dati, al contrario, dimostrano che a ricevere una diagnosi sono persone di ogni età. Non sono infatti le differenze anagrafiche a fare la differenza, ma la prevenzione e la ricerca scientifica d’eccellenza.
La partnership tra QVC e Fondazione Veronesi prosegue dal 2015 e ha già permesso di finanziare i progetti di 23 ricercatori e ricercatrici che lavorano ogni giorno per trovare nuove soluzioni di cura contro i tumori tipicamente femminili (utero, seno, ovaio).