Repi insieme a Fondazione Veronesi per sostenere la ricerca

Da oltre 20 anni Repi rinnova il suo impegno al fianco di Fondazione Veronesi per sostenere la ricerca scientifica e promuovere la cultura della prevenzione in azienda. Ne abbiamo parlato con Filippo Angiolini, Amministratore Delegato del Gruppo REPI.

Da tanti anni Repi è al fianco di Fondazione Veronesi nella lotta ai tumori, sostenendo concretamente il lavoro di eccellenti ricercatori impegnati a trovare nuove cure. Cosa vi ha spinti ad avvicinarvi a Fondazione e a rinnovare nel tempo il vostro impegno a favore della ricerca scientifica?

La relazione di REPI con Fondazione Veronesi ha radici lontane, che datano la fine degli anni ‘70, nate da una conoscenza personale della Signora Angiolini, parte della famiglia azionista dell’azienda, con il Professor Umberto Veronesi.

Da un'esperienza personale di malattia, affrontata negli anni 2000, la Direzione di REPI ha deciso di dare il suo contributo alla ricerca scientifica promossa dalla Fondazione, finanziando ogni anno una borsa di ricerca.

Quest’anno, Repi sostiene il lavoro annuale di una ricercatrice e un ricercatore, impegnati rispettivamente nell’ambito della ricerca sul tumore del colon retto e sul glioblastoma pediatrico. Grazie a Fondazione, siamo sempre più convinti dell’importanza di continuare a credere nella ricerca scientifica, a favore delle prossime generazioni.

La scelta di finanziare la ricerca scientifica in ambito oncologico ha avuto un impatto anche sulla sensibilità e sull’operato dei vostri stakeholder? Come viene vissuta, all’interno e all’esterno dell’azienda, la collaborazione con Fondazione?

La nostra collaborazione con Fondazione ha avuto un impatto fortemente positivo sulle persone della nostra organizzazione in termini di accesso alle conoscenze scientifiche in ambito oncologico e conseguente attuazione di comportamenti virtuosi, comprendendo maggiormente l’importanza della prevenzione.

Le nozioni riportate dai divulgatori di Fondazione Veronesi in occasione dei seminari organizzati presso la nostra azienda continuano a svolgere un ruolo fondamentale nella diffusione delle conoscenze, aiutando i collaboratori ed indirettamente, le loro famiglie.

REPI ha trasformato la condivisione di conoscenze in progetti concreti attuati all’interno di tutte le aziende del Gruppo, che operano in 8 Paesi tra America, Europa ed Asia; un esempio è l’attivazione del programma WHP (Workplace Health Promotion) che prevede programmi relativi a attività fisica, prevenzione, corretta alimentazione, contrasto ai comportamenti additivi ed altro; e molto importante: la rinuncia al fumo in tutte le sedi REPI nel mondo.

Per quanto concerne l’impatto su stakeholder esterni all’azienda, REPI ha un modello Business to Business, quindi non raggiunge i consumatori finali, ma vende i propri prodotti e tecnologie ad altre aziende.

In questo caso abbiamo riscontrato un impatto positivo di condivisione dei nostri obiettivi con aziende partner di REPI, le quali hanno mostrato interesse verso i nostri progetti con Fondazione Veronesi, e speriamo possano seguire lo stesso percorso di collaborazione iniziato da noi ormai oltre vent’anni fa.

La vostra realtà da sempre è attenta alla salute e alla qualità di vita dei suoi collaboratori, come dimostra anche la vostra scelta di portare in azienda la mostra sui danni del fumo realizzata da Fondazione e il fatto che da poco siete diventati un’azienda smoke-free. Ci spiega cosa significa in concreto, e quali sono state le risposte dei vostri dipendenti?

La scelta di essere un’azienda senza fumo ci rende particolarmente orgogliosi, perché trattasi di una scelta molto positiva sulla salute di tutti, fumatori e non, ma allo stesso tempo di una scelta impopolare, specialmente verso i fumatori.

Abbiamo colto la proposta di Fondazione di allestire per tre mesi – durante la seconda metà del 2023 - una mostra dedicata ai danni provocati dal fumo e dal tabacco, che ha aiutato a sensibilizzare tutti i dipendenti e visitatori della nostra sede italiana sul tema fumo e a preparare le persone al cambiamento che è poi avvenuto. A sei mesi di distanza dall’inizio della mostra, abbiamo implementato la policy di Azienda Smoke Free in tutto il mondo.

Il risultato è stato un ottimo riscontro dai non fumatori, che ci attendevamo, e un’altrettanta positiva reazione della maggior parte dei fumatori, alcuni dei quali hanno colto l’opportunità di smettere di fumare o ridurre il fumo in modo significativo.

La Direzione del Gruppo REPI ha ritenuto che il messaggio ed i valori positivi trasmessi attraverso la collaborazione con Fondazione Veronesi, dovessero essere coerenti fino in fondo, anche su un tema difficile come il fumo, che implica una certa discrezionalità personale. A posteriori, la scelta è stata corretta e contribuisce a rinnovare il nostro impegno a favore della ricerca scientifica e della vita.

 

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