Premiati gli studi pionieristici sull'utilizzo delle terapie cellulari nella lotta al cancro. La premiazione avverrà nella Giornata della Ricerca in memoria di Umberto Veronesi
Assegnato il Premio Internazionale "Lombardia è Ricerca" 2023. A vincerlo Steven A. Rosenberg e Carl H. June per i loro studi pionieristici sull'immunoterapia cellulare nella lotta ai tumori. Le loro ricerche hanno contribuito in maniera determinante ad aprire la strada a questo tipo di approccio, una strategia di cura oggi utilizzata in molte neoplasie.
Il prestigioso premio del valore di un milione di euro verrà consegnato l'8 novembre al Teatro alla Scala in occasione della Giornata della Ricerca dedicata alla memoria di Umberto Veronesi. La giornata, promossa dalla Regione in collaborazione con Fondazione Veronesi, avrà come tema i "Modelli innovativi di cura, terapia e prevenzione".
Sarà possibile seguire l'evento in diretta streaming dalla pagina Open Innovation dedicata all'evento.
A scegliere i vincitori è stata una giuria composta da 14 top scientists e presieduta dal professor Marco Bianchi (professore dell’Università Vita Salute San Raffaele di Milano). A Steven Rosenberg, chirurgo e immunologo statunitense del National Institutes of Health a Bethesda, è stato riconosciuto il merito di aver utilizzato per primo alcune cellule del sistema immunitario nel trattamento del melanoma. A Carl H. June, oncologo e immunologo statunitense attualmente professore nella Scuola di Medicina Perelman dell’Università di Pennsylvania, è stato riconsociuto il merito di essere stato uno dei pionieri nella messa a punto delle terapie Car-T, l'ultima frontiera delle cure cellulari anticancro.
Queste le motivazioni della giuria:
“Il premio "Lombardia è ricerca" 2023 è stato assegnato a Steven A. Rosenberg e Carl H. June per aver sviluppato l’immunoterapia con cellule naturali e con cellule riprogrammate geneticamente. L’immunoterapia, uno dei grandi successi della medicina moderna, è il trattamento dei tumori con cellule del sistema immune del paziente che faranno da killer nei confronti delle cellule tumorali. Un’altra forma di immunoterapia, quella con anticorpi monoclonali diretti verso i cosiddetti checkpoint inhibitors, rimuove i freni alle cellule immunitarie, senza doverle isolare dal paziente. A seconda del tipo di tumore, una frazione considerevole di pazienti viene curata completamente e non ha ricadute".
«Con questo riconoscimento –spiega il presidente di regione Lombardia Attilio Fontana– incontrando insieme all’assessore Fermi, Marco Emilio Bianchi – Regione Lombardia ha valorizzato il ruolo fondamentale dell’innovazione in medicina, e il suo impatto sulla vita quotidiana dei cittadini. L’utilizzo di cellule immunitarie derivate dal paziente e riprogrammate, secondo il protocollo individuato da Rosenberg e poi agli sviluppi proposti da June, ha permesso a diversi malati che non rispondevano alle terapie di guarire completamente. Anche quest’anno il 70% del premio dovrà essere investito in Lombardia, e siamo certi che ne potranno beneficiare diversi nostri concittadini».