Monini rinnova il suo sostegno alla ricerca scientifica

Per il quarto anno consecutivo l’azienda umbra finanzia il lavoro della Dott.ssa Emilia Ruggiero impegnata a studiare il possibile legame tra un consumo abituale di olio d’oliva e la prevenzione dei tumori del sistema nervoso centrale.

Può il consumo abituale di olio di oliva - nel contesto di una dieta mediterranea -  contribuire a ridurre il rischio di insorgenza dei tumori del sistema nervoso centrale? Questa è la domanda cui cercherà di dare risposta la ricercatrice Emilia Ruggiero dell’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzilli, attraverso una ricerca finanziata da Fondazione Veronesi grazie al contributo di Monini.

Lo studio sarà effettuato su due gruppi di soggetti, paragonabili per sesso ed età, ma diversi per diagnosi di tumore, e indagherà a fondo le loro abitudini alimentari per verificare se la dieta mediterranea, con un frequente utilizzo di olio d’oliva, possa rappresentare un fattore di prevenzione contro i tumori del sistema nervoso centrale, per la sua capacità di contrastare l’infiammazione e lo stress ossidativo, che sono meccanismi rilevanti per l’insorgenza di molti tipi di neoplasia. I risultati dello studio potranno aiutare a definire nuove strategie alimentari di prevenzione contro queste rare e gravi patologie.

La storica azienda umbra conferma così per il quarto anno consecutivo il suo sostegno alla ricerca scientifica, per contribuire a far luce sulle proprietà di uno dei prodotti cardine della dieta mediterranea, di cui resta ancora tanto da svelare. Già nel 2022 e nel 2023, grazie al suo contributo, la Dott.ssa Ruggiero ha potuto condurre due importanti progetti volti ad indagare il possibile legame tra consumo di olio d’oliva e longevità da un lato, e prevenzione del tumore al seno dall’altro.

Ma non solo. Nel 2024 Monini ha anche sostenuto in veste di sponsor il progetto delle Pink Ambassador: donne hanno superato la malattia e hanno scelto di allenarsi e correre insieme per promuovere l’importanza della prevenzione e raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica sui tumori femminili.

Il sostegno alla ricerca rappresenta uno dei pilastri del Piano di Sostenibilità A Hand for the Future che la storica azienda umbra ha lanciato nel 2020, in occasione del suo Centenario. Per meglio approfondire l'impegno di Monini a sostegno della Fondazione abbiamo intervistato Zefferino Monini, presidente e AD dell'azienda agroalimentare.

Quattro anni dall'inizio della collaborazione con Fondazione può tracciare un bilancio dell'impegno di Monini in favore della ricerca scientifica? Cosa vi ha motivato a proseguire il sostegno al progetto della dottoressa Emilia Ruggiero?

Nel 2020, in occasione del centenario della nostra azienda, abbiamo formalizzato, attraverso un Piano di Sostenibilità decennale, un percorso che potesse guidare lo sviluppo sostenibile della nostra impresa. All’interno di questo percorso la ricerca scientifica occupa un posto di grande rilievo. Anzitutto perché crediamo che sia un dovere di un’impresa contribuire al progresso della conoscenza e quindi al miglioramento della vita delle persone; in secondo luogo perché siamo convinti che la ricerca possa aprire a nuove prospettive di sviluppo per l’olio extravergine di oliva. Il progetto della dott.ssa Ruggiero va proprio in questa direzione: sono sempre più le evidenze che dimostrano come l’olio extravergine di oliva non sia solo un condimento, ma un vero e proprio alleato per la salute.

Nel vostro Piano di Sostenibilità 2030 uno degli obiettivi chiave è promuovere l'educazione alimentare e diffondere la consapevolezza sulle proprietà salutistiche dell'olio EVO. Quali strategie state adottando per raggiungere questo traguardo specialmente tra le nuove generazioni?

L’educazione alimentare è un pilastro del nostro impegno a favore della società, specialmente nei riguardi delle nuove generazioni, che purtroppo soffrono sempre più di disturbi legati a un rapporto scorretto con il cibo. Per questo siamo particolarmente orgogliosi del nostro progetto Monini per la Scuola, che proprio quest’anno ha spento dieci candeline. In questo arco di tempo abbiamo sensibilizzato ben 900 mila bambini e ragazzi di istituti di ogni ordine e grado sul tema della corretta alimentazione e della cura dell’ambiente, con attività studiate per far arrivare in maniera semplice, divertente e incisiva un messaggio importantissimo.

Monini aspira a diventare un punto di riferimento nel supporto alla ricerca nutraceutica. Ritiene che questo impegno stia già influenzando il settore? Quali sono le prossime tappe per consolidare ulteriormente la vostra leadership in questo ambito?

Siamo convinti che il futuro dell’olio extravergine italiano passi necessariamente dalla valorizzazione della qualità e delle sue proprietà nutraceutiche. Accanto al sostegno alla ricerca e alla diffusione di una corretta cultura alimentare, stiamo rafforzando il nostro impegno affinché la qualità nell’olio venga riconosciuta dalle istituzioni e dal mercato attraverso l’introduzione di una categoria specifica e chiara che faccia capire immediatamente al consumatore il valore, anche salutistico e nutraceutico, di una bottiglia di olio extravergine di qualità.

Torna a inizio pagina