Ci sono alleanze che hanno radici profonde, storie di obiettivi condivisi che vale la pena raccontare. È il caso della collaborazione fra Fondazione Umberto Veronesi e L’Oréal Paris, realtà di punta del non profit a sostegno della ricerca scientifica e della salute, l’una, ed eccellenza dell’industria cosmetica al servizio della bellezza e dell’empowerment femminile l’altra. In comune, l’attenzione per la ricerca e per il benessere e la valorizzazione di ogni singola donna.

L’Oréal Paris, Fondazione Umberto Veronesi e la bellezza della salute

Una lunga storia di impegno condiviso.

Dal 2004 L’Oréal Paris è al fianco di Fondazione Umberto Veronesi per sostenere la salute delle donne. Tante e significative le campagne promosse dall’azienda a sostegno di Fondazione, toccando i grandi temi della prevenzione e coinvolgendo alcuni fra i personaggi più amati dello spettacolo, della cultura, della bellezza e dello sport come Simona Ventura, Isabella Ferrari, Margherita Buy, Caterina Caselli, Alessia Marcuzzi, Fiammetta Cicogna, Melissa Satta, Bianca Balti, Cristiana Capotondi, Tania Cagnotto, Francesca Piccinini e Alessandra Sensini, fotografi come Giovanni Gastel, Paolo Spadacini, Maria Pia Giarré, Daniele Barraco, Fabio Lovino e Nima Benati.

Tra le campagne più conosciute, realizzate in collaborazione con l’agenzia creativa Mccann Worldgroup, vi è senz’altro «Pelle Confine dell’Anima. Difendila perché vale»  per la raccolta fondi a favore della ricerca scientifica sul melanoma cutaneo e «Nastro Oro» , l’iniziativa più longeva (2011-2018), lanciata per sensibilizzare le donne alla prevenzione del tumore al seno e finanziare il lavoro di ricercatori che studiano questa patologia.

Il successo più recente è «Dona le tue rughe» , la campagna a sostegno della ricerca sui tumori femminili. Per ogni donna le rughe sono il segno del tempo che passa ma per alcune hanno un significato più profondo: per chi ha sconfitto un tumore al seno le rughe sono la testimonianza di una vittoria nella battaglia contro la malattia. Una lotta combattuta anche grazie alla ricerca, con nuove terapie più efficaci e meno invasive. Protagoniste della campagna sono le Pink Ambassador di Fondazione Umberto Veronesi, donne che hanno deciso di testimoniare il coraggio di chi affronta e ha affrontato la malattia. Gli scatti del fotografo Paolo Spadacini hanno trasformato l’intensità e la bellezza dei loro volti in un messaggio profondo a beneficio di tutte le donne.

In tutti questi anni di impegno fianco a fianco, sono stati tanti gli obiettivi raggiunti. Si sono smosse le coscienze, si è scalfita la solitudine e l’isolamento di chi si ammala, si è fatta educazione alla prevenzione. E si è dato un contributo importante, concreto e consistente alla ricerca oncologica, finanziando con borse di ricerca annuali il lavoro di ben 23 ricercatrici e ricercatori.

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