La solidarietà si fa largo sempre di più tra gli avvocati. Da tre anni, BonelliErede finanzia l'attività di un ricercatore al lavoro sulle malattie oncologiche che colpiscono i più piccoli
Non soltanto cause, negoziati e (di conseguenza) utili. Da anni, seppur spesso in sordina, anche gli studi professionali sono in prima linea nella attività di Corporate Social Responsibility (CSR). Al punto che, dal 2017, è nata Pro Bono Italia, network di avvocati e associazioni forensi impegnati nello sviluppo di progetti di cooperazione e assistenza ad enti non profit ed onlus.
BONELLIEREDE CON FONDAZIONE UMBERTO VERONESI
Tra le realtà da più tempo impegnate in ambito sociale, c’è BonelliErede. Le prime attività, in questo senso, risalgono alla fine del secolo scorso. E da tre anni, il principale studio legale italiano (per fatturato e per numero di dipendenti) sostiene la ricerca in oncologia pediatrica finanziata da Fondazione Umberto Veronesi. Nello specifico, l'impegno si concretizza con il finanziamento di una borsa di ricerca. A usufruirne, nel 2019 e nel 2020, è stata Chiara Bruckmann (Istituto Firc di Oncologia Molecolare, Milano). Quest’anno, invece, con la donazione di BonelliErede sarà garantita l’attività della ricercatrice Valeria Lucarini (Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, Roma). «Fondazione Umberto Veronesi ci ha conquistato per l’attenzione nei confronti dei bambini e per la vocazione, quasi ossessiva, alla ricerca di eccellenza - spiega Marcello Giustiniani, partner e consigliere delegato di BonelliErede -. Ci siamo rivisti in questa mission. Da anni il nostro impegno in termini di CSR si concentra a favore dei più piccoli e dei minori in difficoltà. Mentre il nostro sguardo scruta al futuro, al progresso e all’innovazione. Dunque, alla ricerca».
IL RUOLO DEGLI STUDI PROFESSIONALI AL FIANCO DEL NON PROFIT
Prosegue Giustiniani: «Il concetto di responsabilità sociale come onere e onore che ciascuno deve assumere per contribuire allo sviluppo dell’essere umano su questo Pianeta si va diffondendo da qualche anno e la pandemia da Covid-19 potrebbe contribuire ad accelerare il fenomeno. Gli studi professionali possono contribuire essendo essi stessi sostenibili e mettendo in circolo le loro competenze, al servizio del non profit più qualificato. Perché ciò avvenga, si deve lavorare sulla cultura e sulla formazione. Ma i giovani lasciano ben sperare, in questo senso. La sensibilità a questi temi oggi è un fattore distintivo e qualificante e guida le scelte dei professionisti emergenti, che possono decidere se indirizzarsi verso uno studio anziché l’altro».
UN IMPEGNO CONDIVISO CON TUTTO LO STAFF
Attraverso le attività di CSR, BonelliErede (che conta oltre 750 persone fra professionisti e business-support tra Europa, Africa e Medio Oriente) ha sensibilizzato tutte le persone che lavorano all'interno dello studio legale. «Per le nostre persone è importante riconoscersi nell’organizzazione di cui fanno parte e nei suoi valori, alimentare il senso di coesione e di direzione comune - afferma Fabia Bernacchi, responsabile CSR e lead generation manager -. Questo vale non soltanto quando si parla di business, ma anche nel momento in cui occorre fare qualcosa per la società in cui viviamo, per il nostro Paese e per le generazioni di domani. E spiega l’ottima risposta che abbiamo agli appelli che promuoviamo al volontariato, alla partecipazione a programmi di sensibilizzazione o alle giornate di formazione come quelle che abbiamo organizzato con Fondazione Umberto Veronesi, dedicate alla prevenzione».
IL RICONOSCIMENTO DA PARTE DEI CLIENTI
A fronte di un simile impegno, il consenso tra i clienti è crescente. BonelliErede lo ha misurato in oltre venti anni e porta la sua esperienza come stimolo per altre realtà (anche più piccole). «Il mondo del business sta cambiando e con esso il peso specifico che i clienti danno ad alcuni valori - prosegue Bernacchi -. Ci troviamo sempre più spesso coinvolti nelle analisi condotte per la redazione della documentazione non finanziaria dei nostri stakeholder. Questo è di per se un forte indicatore di come i temi legati all'ambiente, al sociale e alla governance siano sempre più parte integrante del mondo degli affari. I clienti ci vedono come un interlocutore solido a cui affidarsi per un confronto anche su questi argomenti. Segno che la fiducia cresce anche in virtù del nostro impegno in campo sociale».