Presentata a Milano la rivista a cura del Comitato Etico della Fondazione Veronesi. Una rivista che "si schiera, che sperimenta e si apre al dibattito pubblico"
"Ogni volta che nasce una rivista è una buona notizia". Così Cinzia Caporale, Presidente del Comitato Etico della Fondazione Veronesi saluta il primo numero di The Future of Science and Ethics, la pubblicazione scientifica a cura dello stesso comitato che è stata presentata a Milano il 19 febbraio.
Perchè rallegrarsi? "Perchè una nuova rivista che nasce è un antidoto al degrado, alla rassegnazione e al clima di sfiduciache ci circonda" risponde la professoressa Caporale. «A maggior ragione quando vede la luce una pubblicazione che unisce al rigore scientifico del metodo e del linguaggio l'apertura di un confronto intellettualmente onesto intorno a idee coraggiose». Caratteristiche, il confronto aperto e il coraggio delle idee, affatto scontate in un mondo in cui il dibattito pubblico sui temi etici è spesso governato da posizioni dogmatiche o inibito da una certa timidezza dialettica di fronte ad argomenti controversi. L'etica, ricorda ancora Cinzia Caporale, è anche un antidoto ad una lettura eccessivamente "giuridica" della vita pubblica, poichè l'etica «ha carattere necessariamente aperto e vive dell'argomentazione».
I CONTENUTI - Di cosa parla la rivista? Del mondo in cui viviamo, degli scenari che il progresso scientifico e tecnologico stanno cambiando a velocità crescente, aprendo nuove opportunità ma anche sfide inedite e profondi dilemmi morali che vanno governati. "I trapianti, le cellule staminali, le nanoscienze, la rigenerazione dei tessuti, la medicina molecolare sono solo alcuni esempi di come il mondo stia cambiando a una velocità a progressione geometrica. Negli ultimi 50 anni abbiamo assistito a progressi maggiori che negli ultimi 5.000" ha ricordato Umberto Veronesi in una lunga e appassionata introduzione alla rivista. "Pensiamo che la scienza debba uscire dai laboratori per incontrare i grandi temi dell'umanità: la fame, la malaria, l'Aids, i tumori, la mortalità neonatale, ma non c'è solo l'ambito biomedico, ci sono le questioni ambientali, le fonti energetiche, la biodiversità". Il mondo corre e dobbiamo non soltanto aprirci a nuove conoscenze, ma anche accettare di rimettere in discussione le regole del gioco, i confini di cosa è giusto fare. «Una volta l'etica in medicina era appannaggio del rapporto fra medico e paziente, ora non più. Cambiano le condizioni sociali e si presentano nuovi problemi da affrontare in termini nuovi. Oggi ad esempio se c'è un malato grave la famiglia spesso non è più attrezzata, la casa non è più il luogo naturale dell'accudimento. L'etica interviene in tutte le fasi della vita, all'inizio, alla fine e nel corso del suo svolgimento».
IL PRIMO NUMERO - Nel primo numero un sommario particolarmente ricco di spunti e di approfondimenti: nella sezione dedicata ai Documenti del comitato etico (consultabili anche online qui), le riflessioni sui diritti dei malati psichiatrici, dei malati in carcere, dei pazienti bambini e adolescenti, della persona in fin di vita. Osservazioni sui limiti e sulle opportunità della sperimentazione clinica sull'uomo, in particolare sull'uso del placebo e sul metodo della randomizzazione, ovvero della casuale assegnazione dei pazienti a una o l'altra di due terapie a confronto. E poi l'analisi "dirompente" sulla maternità surrogatae quella «necessaria e importantissima» sulle diseguaglianze socio-economiche e l'accesso alle cure in Italia. Nella sezione dedicata agli articoli, analisi su diagnosi genetica preimpianto, etica, diritto e ambiente, integrità della ricerca. Fra le recensioni, titoli oggi francamente imperdibili come "Diritto d'amore" di Stefano Rodotà, "Cattivi scienziati" di Enrico Bucci. «E' una rivista che si schiera, tiene a ricordare Cinzia Caporale, «che sperimenta e che ha capacità visionaria. E questo è anche l'insegnamento del professor Veronesi».
DOVE LEGGERLA - The Future of Science and Ethics è accessibile sia in formato cartaceo sia in formato elettronico alla pagina http://scienceandethics.fondazioneveronesi.it/, è una bella occasione di dibattito e riflessione, che vuole (e sa) aprirsi al di fuori della cerchia degli addetti ai lavori, alla società intera e chiunque sia in cerca di informazione e strumenti di comprensione per interpretare il presente e accogliere il futuro.
Donatella Barus
@donatellabarus