Un’iniziativa di successo, una settimana di sensibilizzazione e di raccolta fondi per la ricerca sui tumori femminili. L’esperienza di Pan Supermercati raccontata dalle sue protagoniste
In occasione della Giornata Internazionale contro il Papillomavirus (HPV) 2022, Fondazione Umberto Veronesi ha potuto contare sul sostegno di Superemme S.p.A. Pan Supermercati, importante realtà della moderna distribuzione sarda.
Dal 4 all’11 marzo 2022, infatti nei 33 punti vendita del gruppo, presenti in tutta la Sardegna, è stato possibile contribuire alla ricerca sul tumore del collo dell'utero e degli altri tumori causati dal Papillomavirus acquistando alle casse un braccialetto rosa a fronte di una donazione minima.
Le ragioni di questo impegno sono state spiegate con chiarezza da Silvia Massa, CEO di Superemme S.p.A. (nella foto): «Il concetto di partnership, l’idea di lavorare insieme per raggiungere obiettivi condivisi, per noi è un elemento di valore, lo è oggi e lo sarà di più in futuro. Siamo un’azienda di famiglia che ha sempre visto nella tutela dell’ambiente, dell’occupazione, nel trasferimento di risorse al territorio della nostra isola un valore aggiunto. Investire sulla ricerca scientifica è un modo per restituire qualcosa di ciò che si è avuto e rappresenta un altro modo per difendere la nostra salute. In un certo senso la pandemia è stata un acceleratore, le situazioni di crisi spingono le persone a dare il meglio, così noi giovani di famiglia in azienda ci siamo rimboccati le maniche per affrontare la situazione: abbiamo lanciato nuovi servizi e ridefinito in corsa le priorità dell’azienda, fra le quali senz’altro vi è l’obiettivo di creare sviluppo e valore, anche a difesa del benessere e della salute di tutti».
A raccontare l’incontro con Fondazione Umberto Veronesi è Nadia Poropat, responsabile Ufficio Marketing di Superemme Spa: «Un primo contatto risale a due anni fa e immediatamente abbiamo riconosciuto nel modo di operare di Fondazione Veronesi dei valori fondamentali e condivisi: passione, sostenibilità, concretezza. Qualche tempo dopo si è presentata l’occasione di attivarci per sostenere l’informazione sul Papillomavirus, un problema ancora poco conosciuto da tante donne. Abbiamo sposato quasi immediatamente la causa. Per una settimana, in concomitanza con l’Otto marzo, Giornata della donna, e della Giornata internazionale contro l’HPV, nei nostri punti vendita in tutta la regione sono stati distribuiti dei braccialetti rosa a fronte di una donazione minima di due euro». Lo slogan era La differenza la fai tu. Insieme per la ricerca. «Ebbene – prosegue Poropat - in pochi giorni sono stati raccolti 10.000 euro a sostegno della ricerca sul tumore del collo dell'utero e gli altri tumori causati dal Papillomavirus. L’azienda ha poi deciso di aggiungere altri 5.000 euro alla somma donata».
Un risultato più che soddisfacente, che ha lasciato un segno positivo anche sulle persone che vivono l’azienda, come testimonia Laura Piras, coordinatrice della sostenibilità: «Ancora oggi le nostre cassiere portano i braccialetti rosa. Quest’anno abbiamo istituito una commissione sulla CSR, la responsabilità sociale di impresa, il che la dice lunga sull’orgoglio e le aspettative che riponiamo in iniziative di questo tipo, stiliamo un bilancio sostenibilità proprio per raccontare sempre meglio le nostre attività, anche quelle che fondono impresa, cultura e sostenibilità, che non tutti conoscono a fondo».
Un obiettivo concreto, la raccolta fondi, che finisce comunque per innescare un circolo virtuoso più ampio, ribadisce l’amministratore delegato Silvia Massa: «Ci rendiamo conto che con il sostegno alla ricerca scientifica si compie un lavoro culturale di trasferimento di valore a tutti i livelli, da chi fa ricerca ai cittadini: è un percorso virtuoso che si compie insieme, necessariamente».