La cerimonia di consegna è avvenuta a Terni nel corso di «Tutti per Aria». Secondo premio a Elena Meli, menzioni speciali per Daniele Morgera e Cristina Da Rold
Nel corso della rassegna «Tutti per Aria», in programma a Terni dal 21 al 30 settembre, è stato consegnato il premio giornalistico «Inquinamento e Salute», ideato dalla Fondazione Umberto Veronesi per promuovere l’impegno del giornalismo intorno a un argomento di forte impatto scientifico e sociale.
La giuria presieduta da Pier Mannuccio Mannucci, docente emerito di medicina interna dell'Università degli Studi di Milano, ha scelto di premiare la giornalista Daniela Cipolloni (nella foto, la seconda da sinistra), per il servizio «Polveri killer», andati in onda nella trasmissione di Raiuno «Petrolio». Di seguito le motivazioni con cui la giuria ha scelto il servizio televisivo, andato in onda il 15 giugno 2017: «Perché affronta il tema dell’inquinamento da polveri con un linguaggio chiaro e rigoroso. Ne racconta l’impatto, anche nei suoi aspetti meno scontati, con grande forza comunicativa, senza perdere di vista la necessità di dare allo spettatore gli strumenti per comprendere le informazioni scientifiche e per interpretare l’attualità sui temi ambientali. Il lavoro apre nuovi spunti di riflessione sulla salute e l’aria che respiriamo, nella speranza di un cambiamento possibile».
Il secondo premio è stato assegnato a Elena Meli per gli articoli «Ripulire l’aria in casa riduce anche lo stress» e «Lo smog può favorire la fibrosi polmonare», pubblicati sul Corriere della Sera il 1 ottobre 2017 e il 4 febbraio 2018. I servizi «affrontano tematiche di interesse diffuso con un approccio pragmatico, contribuiscono a promuovere consapevolezza nel lettore offrendo ponendolo nella condizione di tutelare la salute attraverso i gesti quotidiani, in modo attivo e responsabile».
La giuria ha poi deciso di riconoscere due menzioni speciali. La prima a Daniele Morgera, per il servizio «Quei campi sulla Via Pontina» trasmesso sul Giornale Radio Rai - Radio 1. Morgera, attraverso un racconto a più voci, «rende un resoconto lucido dei problemi ambientali di un territorio spesso trascurato dall’informazione, l’Agro Pontino, ponendo in luce le pesanti ricadute sulle attività produttive e sulla salute di un’intera comunità». La seconda menzione è per Cristina Da Rold che con gli articoli «Inquinamento atmosferico e salute cardio-respiratoria: tre nuovi importanti studi», «Mal d’aria, a pagare di più sono i bambini» e «Fa bene camminare in un ambiente sano», pubblicati sulla rivista Micron,con l’articolo «Inquinamento atmosferico e salute cardio-respiratoria: tre nuovi importanti studi» affronta «fenomeni di interesse diffuso ma di grande complessità e dimostra che, nel buon giornalismo, l’approfondimento scientifico di alto livello e la buona lettura possono felicemente convivere».
La Giuria dell’edizione 2018 del Premio era così composta: Pier Mannuccio Mannucci (professore emerito di medicina interna dell’Irccs Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano), Sergio Harari, (direttore dell’unità operativa complessa di pneumologia dell’ospedale San Giuseppe di Milano), Luigi Ripamonti, (responsabile Corriere Salute - Corriere della Sera), Donatella Barus, (direttore del Magazine Fondazione Umberto Veronesi), Roberto Giovannini (FIMA/La Stampa), Franco Marchetti (Presidente UNAMSI), Vincenzo Morgante, (Direttore Testata Giornalistica Regionale Rai), Federico Ferrazza (Direttore Wired), Margherita Fronte (giornalista Focus).