Un intero paese in provincia di Bergamo, Fontanella, si è mobilitato per raccogliere fondi per la ricerca in oncologia pediatrica
Un piccolo paese, un grande cuore. E un nome delizioso: Fontanella. Qui i benefattori dicono grazie ai beneficiati con una lettera degli scolari della ex terza media sezione A: grazie “a voi, cari bambini sorridenti” ai quali è andato il ricavato dei loro lavoretti in carta, plastica e fantasia. I “bambini sorridenti” hanno quasi tutti la testa liscia, pelata, i coetanei di Fontanella lo sanno, ma loro hanno visto solo il sorriso “di chi avrebbe più di un motivo per lamentarsi” e non lo fa, augurando loro di poter allargare di più quelle bocche serene con la salute che ritorna.
Certo, sono i bambini malati di tumore i destinatari dell’impegno di questo paesino di neanche cinquemila persone (provincia di Bergamo) cui ha partecipato anche la scuola. E in così pochi abitanti hanno messo insieme una cifra grande: 2.435 euro. La mobilitazione è stata totale ed entusiastica. Si sono mosse, qui, ben otto associazioni di volontariato: Avis, G.e.f., Agorà36, Aurora Fontanella, Gruppo Alpini Fontanella, Le Piccole Volpi, Into the Country, A.s.k.a.i.
Il tutto si è svolto in occasione del Natale scorso per il quale è stato creato un albero per la piazza del Comune veramente speciale: un cono molto alto, sovrastato da una palla a mo’ di stella, fatto tutto di “mattonelle” di lana variopinte. Si chiamano qui “mattonelle” quei quadrotti fatti all’uncinetto o ai ferri con gli avanzi di gomitoli colorati rimasti in casa, di solito si dice che li fanno le nonne (coperte, scialli, centrini…), ma qui si sono mosse anche le più giovani visto il forte coinvolgimento e la determinazione a partecipare che aveva “contagiato” il paese. Una signora da sola ha fatto ben 200 “mattonelle”.
Ovvio che tutta l’operazione di solidarietà per la ricerca sull’oncologia pediatrica sia stata intitolata “Uniti da un filo”? Ma la raccolta fondi è continuata oltre il Natale: i quadri colorati dell’albero sono stati smontati e venduti, come i pezzi rimasti dei mercatini.
Così si è arrivati al 19 febbraio per la cerimonia di consegna del grosso assegno (ingrandito davvero per l’occasione a favore delle foto) da parte del sindaco Mauro Brambilla, l’assessora Stefania Piccardo e la nostra referente comunale per le attività di volontariato Stella Canistro, che ha dato il là alla manifestazione a favore della Fondazione Umberto Veronesi, più una delegazione di alpini, di scolari e di tutte le associazioni coinvolte.
Per conto di Fondazione Veronesi ha presenziato a Fontanella il responsabile dell’ufficio eventi e volontari, Nicolò Cavalieri il quale è tornato in sede con l’assegno e con “un carico di gioia e di emozione nel cuore”. Perché dice di avere colto nelle persone “sorrisi veri”, una autentica consapevolezza di quello che stavano facendo per la ricerca, mettendoci “proprio un grande pezzo del loro cuore”. Quanto agli scolari, gli è parso che per loro la partecipazione a “Uniti da un filo“ con un creativo mercatino natalizio abbia “colto il senso reale dell’espressione ‘educazione civica’” insieme con la piena consapevolezza di donare vita ad altri bambini. Alla fine della cerimonia due studentesse della scuola hanno suonato il sax e il clarinetto. Un piacevole finale in musica.