Premiati 160 ricercatori con progetti all’avanguardia in oncologia e prevenzione
Sono 160 i medici e ricercatori, italiani e stranieri, che sono stati premiati durante l’annuale cerimonia dedicata ai finanziamenti alla ricerca scientifica di Fondazione Umberto Veronesi.
Di seguito, è disponibile la registrazione integrale della cerimonia, tenutasi mercoledì 31 maggio presso l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano.
Nello specifico, sono 141 le borse di ricerca per ricercatori post-dottorato assegnate da Fondazione Umberto Veronesi per l’anno 2023, più 19 borse di formazione e specializzazione. A questo numero si aggiunge il sostegno alla Scuola Europea di Medicina Molecolare (SEMM), un’istituzione di alta formazione in ambito biomedico che accoglie 173 dottorandi, il finanziamento di 16 progetti di ricerca, di 2 progetti internazionali, di 4 protocolli di cura in oncologia pediatrica e di 2 piattaforme di ricerca e cura internazionali.
All’evento hanno partecipato Paolo Veronesi, Presidente di Fondazione Umberto Veronesi e Direttore Divisione Senologia Chirurgica IEO, e Chiara Tonelli, Presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi e Professore Emerito di Genetica presso l’Università degli Studi di Milano.
Anche quest'anno, che coincide con il ventennale di Fondazione Umberto Veronesi, la cerimonia di consegna delle borse di ricerca assegnate annualmente ai migliori candidati selezionati nel campo dell’oncologia e nel campo della prevenzione e stili di vita è stata l'occasione per celebrare la ricerca scientifica d’eccellenza, il lavoro e i risultati di ricercatrici e ricercatori di altissimo livello, nonché l’impegno civile di tanti illuminati sostenitori.
Le borse di ricerca di Fondazione Umberto Veronesi contribuiscono a bilanciare il fenomeno della migrazione di tanti validi talenti dall’Italia, dove si sono formati con profitto, verso altri Paesi. Da un lato, infatti, si offrono le risorse per permettere di restare a lavorare in centri di eccellenza per chi lo desidera, dall’altro si offrono opportunità in grado di attrarre anche ricercatori stranieri. Nel 2023, infatti, il 12% dei ricercatori finanziati è composto da stranieri provenienti da: Austria, Brasile, Cina, Francia, Germania, Grecia, Indonesia, Libano, Messico, Russia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Ucraina. Per il bando di ricerca del 2023 sono pervenute 275 domande e i progetti di ricerca vengono valutati in base a qualità intrinseca, bontà e fattibilità della pianificazione sperimentale e potenziale traslazionale, cioè capacità di trasferire velocemente i risultati dal laboratorio alla pratica clinica sui pazienti.