Il volume («L’inquinamento ambientale. Riflessioni normative e bioetiche»), scritto da Veronesi, De Tilla e Militerni, si concentra sui caratteri scientifici e bioetici, la rilevanza e l’effettività della tutela penale del fenomeno. Focus sul caso della Terra dei Fuochi
Si terrà il 19 gennaio a Milano, nella sede di Palazzo Bovara (sala Castiglioni), in corso Venezia 51, la presentazione del libro L’inquinamento ambientale. Riflessioni normative e bioetiche», curato dai giuristi Maurizio De Tilla (responsabile della Delegazione di Napoli) e Lucio Militerni. Edito da Wolters Kluwer / Utet Giuridica, con la prefazione di Umberto Veronesi, il volume affronta il tema dell’inquinamento ambientale sotto una pluralità di aspetti, tra cui i caratteri scientifici e bioetici, il diritto all’ambiente, la riflessione sui caratteri normativi, la rilevanza penale dei fenomeni, le istanze repressive e l’effettività della tutela penale, la tutela della fertilità e la sicurezza agroalimentare. Il tema è di grande attualità. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, stima che nel 2012 più di 12 milioni di persone abbiano già perso la vita a causa dell’inquinamento ambientale e, secondo queste stime, nel mondo un decesso su quattro è legato all’inquinamento di aria, acqua e suolo.
Dopo la prefazione a firma di Veronesi e un’introduzione a cura di de Tilla e Militerni, il testo si articola in due parti principali. La prima, composta di tre capitoli, è dedicata alla riflessione sui caratteri normativi dell’inquinamento ambientale. Nel primo capitolo, Valentina De Stefano affronta i profili civilistici e amministrativi dell’inquinamento ambientale; nel secondo capitolo, invece, Alessandro De Santis analizza la rilevanza penale dei fenomeni di inquinamento ambientale nel quadro normativo anteriore alla riforma attuata nell’agosto 2015. Chiude questa prima sezione il saggio di Aldo Cimmino, che tratta dei nuovi delitti contro l’ambiente con un particolare focus sulle istanze repressive e le effettività della tutela penale nell’assetto normativo successivo alla riforma ex legge 68/2015. La seconda parte del volume è dedicata alla riflessione sui caratteri scientifici e bioetici dell’inquinamento ambientale. Nel primo capitolo Antonio Marfella affronta il tema della patocenosi delle malattie umane da “lapidazione” ambientale, portando come caso di studio quello della Terra dei fuochi. Successivamente Luigi Montano presenta il progetto di ricerca «Ecofoodfertility», il quale rappresenta un nuovo modello per la valutazione dell’impatto ambientale e per la prevenzione primaria nelle aree a rischio. Nel terzo capitolo, il saggio di Livia Malorni e Maria Grazie Volpe presenta una prospettiva di sintesi sul tema dell’inquinamento ambientale e della sicurezza agroalimentare. Infine, nell’ultimo capitolo, Alessia Maccaro prende in esame i principali rilievi bioetici che pertengono alla questione ambientale. Chiudono il volume alcune osservazioni conclusive a firma di Manuela Militerni, le quali riassumono alcuni dei temi affrontati nel testo in un saggio dal titolo «Terra dei fuochi e custodia del creato: è ancora possibile sperare?».
Alla presentazione del libro, moderata dalla giornalista Margherita Fronte, interveranno De Tilla, Militerni, Massimo Galbiati (ricercatore del dipartimento di Bioscienze, Università degli Studi di Milano), Paolo Contiero (ricercatore della divisione di epidemiologia ambientale dell'Istituto Nazionale dei Tumori, Milano) e Graziella Galliano (Università degli Studi di Genova e Istituto Italiano di Bioetica).
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