Grande emozione a Milano per la cerimonia di premiazione dei 179 ricercatori sostenuti per il 2015. Gianotti: «Siete l'immagine più bella dell'Italia, vi aspetta un futuro di soddisfazioni»
La sala era tutta piena, per celebrare quella che Umberto Veronesi ha definito «la squadra da cui partire per creare una nuova generazione di ricercatori». Ieri, nell’aula magna dell’Università Statale di Milano, sono stati consegnati i grant ai 179 medici e ricercatori - il triplo rispetto a cinque anni fa - che nel 2015 porteranno avanti le loro attività con il contributo della Fondazione presieduta dall’oncologo milanese. Nemmeno casuale è stata la scelta di ripartire dal capoluogo lombardo, «che si candida a diventare capitale europea della ricerca scientifica», ha affermato Veronesi di fronte a tutti i giovani scienziati selezionati «non con poche difficoltà, perché nonostante i tagli il livello delle produzioni dei ricercatori italiani rimane eccellente», sono state le parole con cui Chiara Tonelli, pro rettore alla ricerca della Statale e presidente del comitato scientifico della Fondazione Veronesi, ha introdotto la consegna degli attestati.
L'ECCELLENZA ITALIANA
Grande l’emozione dei ricercatori e delle loro famiglie, giunti all’ombra della Madonnina da tutta Italia, e non solo. A introdurre la cerimonia è stata la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei ministri Stefania Giannini (Istruzione e Ricerca) e Beatrice Lorenzin (Salute). «Il riconoscimento della Fondazione Veronesi rappresenta un'iniezione di fiducia e incitamento a proseguire lungo il cammino intrapreso», è la sintesi del pensiero diffuso dal Capo dello Stato. Ma sono state soprattutto le parole di Fabiola Giannotti, direttore generale del Cern di Ginevra, a gonfiare d’orgoglio il petto degli scienziati che, grazie alla Fondazione Veronesi, potranno continuare (o riprendere) le loro attività lungo la Penisola. «Vi aspetta un periodo ricco di soddisfazioni, da vivere con la speranza che le vostre scoperte abbiano un impatto sulla vita dell’uomo e il benessere della società». Ad amplificare il messaggio è stato il primo cittadino di Milano, Giuliano Pisapia, affiancato dall’assessore Cristina Tajani (politiche per il lavoro, sviluppo economico, università e ricerca). «Questi giovani sono il vanto del nostro Paese e la riprova di come l’Italia, quando vuole, non sia seconda a nessuno».
SCIENZIATA E...PAZIENTE
Dopodiché è scoccata l’ora dei ricercatori. A ringraziare la Fondazione Veronesi sono state la toscana Laura Gragnani (sostenuta dalla delegazione di Arezzo) e Maria Del Pilar Camacho-Leal, biologa messicana che studia i meccanismi di sviluppo di una particolare forma del tumore al seno (Her2 positivo): la stessa di cui ha scoperto di essersi ammalata un anno fa. «Il contraccolpo c’è stato, ma la lucidità e la concentrazione non sono mai venute meno. Sono andata avanti, nella lotta personale alla malattia e nella sfida che si gioca in laboratorio. Con il mio lavoro spero di poter donare una speranza a tante altre donne». Netta la prevalenza femminile, con 130 premiate su 179. Il volto più bello, tenace e umile dell’Italia sta già prendendo il largo.