Il progetto sosterrà per tutto il 2011 la Fondazione Veronesi.
Inaugurato ieri sera con grande successo, presso la storica sede di Palazzo Visconti, ARTEMPORARY Tour, il nuovo “format” di arte moderna e contemporanea nato per divulgare - attraverso “actions” temporanee in location mirate - le opere d’arte degli artisti più espressivi del ‘900, con l’obiettivo di avvicinare e radunare appassionati collezionisti, studiosi o anche solo semplici curiosi.
Un percorso suggestivo, ideato da Fabio Rotella, dove modernità ed astrattismo riescono perfettamente a conciliarsi nella cornice antica e preziosa di Palazzo Visconti. Tra le principali opere esposte, solo per citarne alcune, i capolavori della Transavanguardia di Sandro Chia e Mimmo Paladino, della Pop Art di Mario Schifano e Andy Warhol, della Body Art di Dennis Oppenheim e della Street Art di Shepard Fairey.
A rendere possibile tale impresa, la passione e l’esperienza dello staff Artemporary - l’ideatore Luca Giglio e la curatrice Virginia Cuccaro.
L’aspetto divulgativo di Artemporary sosterrà per tutto il Tour 2011 la ben più profonda iniziativa della Fondazione Umberto Veronesi, attiva nel campo della ricerca scientifica ad alto livello e della sua divulgazione. L’incontro tra arte e scienza darà origine ad una Borsa di ricerca.
Tra i numerosi ospiti della serata, invitati dalla Social PR Laura Morino Teso, oltre a Giulia Veronesi - in rappresentanza della Fondazione Umberto Veronesi - volti noti e famosi dell’imprenditoria e dell’industria, tra cui Canio Mazzaro, Adriano Teso, Manlio Armellini con la moglie Armida, Anna Maria Bernardini De Pace, Fabrizio Caprotti e Arturo Artom, della moda, quali Leonardo Ferragamo, Simonetta Ravizza e Raffaella Curiel, dell’arte, Carla Tolomeo e Alessandro Algardi, dello spettacolo e della TV, Gabriella Golia, Alessia Ventura, Giorgia Wurth e Alex Pacifico, e del Jet-set, Marinella Di Capua, Gabriella Dompè, Donata Berger, Cristina Buccellati, Alessandra Ferrè e il Principe Maurizio Paternò.
Da sinistra Laura Morino Teso, Luca Giglio e Giulia Veronesi