Lierac. Oltre la bellezza delle donne
LIERAC è da sei anni è al fianco di Fondazione Umberto Veronesi per sostenere la ricerca scientifica sui tumori femminili di Fondazione Umberto Veronesi.
Lierac, il brand di dermo-cosmesi francese di Alès Groupe, in virtù della sua forte vocazione medicale, ha consolidato negli anni il suo impegno nei confronti della ricerca scientifica finanziata da Fondazione Umberto Veronesi. Un impegno economico non indifferente, a cui vanno aggiunte le diverse iniziative di sensibilizzazione rivolte alle consumatrici, realizzate con l’obiettivo di rimarcare l’importanza della prevenzione (intesa come l’adozione di corretti stili di vita).
Come avviene il sostegno:
Dal 2014 - finanziamento annuale di una borsa di ricerca nell’ambito dei tumori femminili
Dal 2014 a oggi, Lierac ha finanziato sei ricercatrici impegnate nello studio di tumori femminili: Camilla Sanpaoli (2015), Irene Catucci (2016), Marianna Penzo (2017), Maria Francesca Santolla (2018 e 2019) ed Emilia Vigolo (2020). Il sostegno si è potuto concretizzare grazie alla vendita nelle farmacie di un cofanetto di Natale dedicato al sostegno alla ricerca scientifica.
Dal 2016 - Il Charity Program della Lierac Beauty Run
La Lierac Beauty Run è la corsa non competitiva al femminile che si svolge ogni anno a giugno a Milano e richiama migliaia di runner. Gli iscritti hanno la possibilità di devolvere parte della quota di partecipazione a una Charity, tra cui Fondazione Umberto Veronesi. E sostenere così i singoli progetti di ricerca attivi. Inoltre, negli eventi legati all’iniziativa, vengono organizzati incontri con i membri della supervisione scientifica di Fondazione Umberto Veronesi, con l’obiettivo di sensibilizzare i partecipanti sui corretti stili di vita.
2020 - Il sostegno al progetto Pink is good Running Team
Quest’anno Lierac è inoltre tra gli sponsor del Pink is good Running Team, il maxi-gruppo di donne reduci da una malattia oncologica (tumori al seno, all’ovaio, al corpo e al collo dell’utero) che si allenano correndo in 14 città italiane per dimostrare che tornare a fare sport dopo la malattia è possibile (oltre che indicato, per la salute).