La Fondazione Umberto Veronesi per il Progresso delle Scienze,
CONSIDERATO che occorre cogliere e definire l’elemento normativo-valoriale sia della sfera scientifica, orientata verso la conoscenza oggettiva del mondo, sia di quella filosofico-religiosa, sottolineando e valorizzando la profonda eticità di entrambe le sfere;
CONSIDERATO quanto siano fragili conquiste i valori veicolati dalla scienza quali l’amore per la logica e per i fatti ben verificati, l’eguaglianza dei partecipanti all’impresa conoscitiva da contrapporsi al mero principio di autorità, la tolleranza, la libertà intellettuale, il postulato di oggettività, di rigore e di chiarezza argomentativa;
CONSAPEVOLE che il linguaggio universale della scienza e la razionalità del metodo scientifico hanno il potere di rendere compatibili mondi altrimenti inconciliabili, gettando le basi per un dialogo pacificatore e sancendo l’estraneità a ogni forma di intolleranza;
RICONOSCENDO che la voce della scienza non è quella di verità definitive, ma quella della verità come continua rivedibilità delle conoscenze, non della morale unica ma del riconoscimento della pluralità delle visioni del bene e del male;
CONSAPEVOLE che l’esistenza di più visioni etiche della vita e che dei valori si deve argomentare, va utilizzato come miglior strumento il confronto pubblico, la paziente tessitura del consenso, perché solo questi possono stemperare conflitti che altrimenti resterebbero insanabili;
CONVINTA che la scienza è intrinsecamente vocata al dialogo e che questo dialogo, nelle forme più efficaci è multidisciplinare e aperto;
RICONOSCENDO che il progresso scientifico è parte costituente della cultura e della civiltà e fonte di benefici per l’umanità e di benessere per le persone;
RICONOSCENDO altresì che la scienza deve sempre agire per e con l’essere umano, nel rispetto della centralità della persona umana, e che la verità della scienza va sempre coniugata col bene universale riferito al rapporto delle persone fra loro e al bene comune;
CONSIDERATO che l’equilibrio e l’integrità alle quali ogni scienziato è chiamato devono prevalere, nell’intera società, sull’ignoranza e sul pregiudizio, e che le persone hanno il diritto a conoscere i risultati e le ragioni della scienza senza che questi siano comunicati in modo da alimentare atteggiamenti pregiudizialmente antiscientifici;
CONSAPEVOLE che l’uomo ha precise responsabilità di reciproca protezione e di tutela verso le altre forme di vita, in particolare degli animali in quanto esseri senzienti;
Tutto ciò premesso, adotta la presente Carta dei Principi e dei Valori.