L’inquinamento atmosferico è una minaccia invisibile, ma insidiosa, che non va affatto sottovalutata né dimenticata. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inquinamento atmosferico è il «maggior rischio ambientale per la salute» e, secondo le stime più recenti, sono 7 milioni l’anno le morti premature dovute agli inquinanti atmosferici (concentrate per il 90 per cento nei Paesi a medio e basso reddito).
L’inquinamento dell’aria resta però la principale minaccia alla salute anche in Europa, dove si stima che l’aspettativa di vita per colpa dell’aria inquinata si riduca di circa 2.2 anni. Guardando poi all’Italia, l’inquinamento atmosferico è un problema che ci riguarda da vicino. La Pianura Padana è infatti una tra le aree più inquinate d’Europa da questo punto di vista.
Le molecole che costituiscono l’inquinamento atmosferico provengono da tante fonti diverse: sia naturali sia antropiche. Gas derivati dall’uso di combustibili fossili, da processi industriali e dall’agricoltura, ma anche fumo di sigaretta ed esalazioni da solventi e cosmetici ampiamente utilizzanti nella vita comune, impattano sulla nostra salute generando sia effetti acuti sia a lungo termine che possono determinare patologie e complicazioni anche gravi.