Io credo nei giovani
Lo confesso: non mi piacciono le cerimonie, forse perché, profondamente timido, non mi ci sono mai abituato e mi trovo sempre un pò impacciato. Ma quella che si è tenuta il 28 marzo a Roma, nella sala del Campidoglio, mi ha profondamente commosso. Si è trattato della premiazione di 95 giovani medici ricercatori (molti provenienti da 11 Paesi) a ciascuno dei quali è stata assegnata una borsa di studio dalla mia Fondazione, grazie al generoso contributo di migliaia di anonime persone e aziende. Ho visto nei loro occhi brillare la gioia di appassionati studiosi che si dedicano alla ricerca medica quasi come una missione e mi sono commosso perché in loro ho visto me, giovane neo laureato, quando più di cinquant’anni fa sono andato a Londra a studiare. Quella borsa di studio mi permise di apprendere le fondamenta della ricerca medica oncologica, conobbi Watson e Crick, gli scopritori del DNA e altri scienziati che molto mi hanno insegnato.
29-03-2012commenti(0)Leggi