Se la rivoluzione parte dal piatto
Dialogo tra medico e paziente, per capire quale sia l'impatto di una dieta bilanciata sulla nostra vita
Durante la terapia di gruppo di oggi, parlavo di come un’alimentazione varia e bilanciata - ricca di cereali integrali, legumi, verdura e grassi buoni - possa rendere più lineare, meno ad alti e bassi, il funzionamento del nostro cervello: pensiero più concentrato e focalizzato, meno rimuginazioni, umore più stabile, meno irritabilità.
Matilde, che di solito segue con attenzione ma non interviene mai, ha preso la parola con decisione: «Ma allora, scegliendo bene cosa mettere nel piatto, possiamo fare la rivoluzione».. Secondo me sì: una rivoluzione silenziosa, pacifica, in cui stiamo meglio noi. E, di riflesso, stanno meglio le persone intorno a noi. Provare per credere.
Cara Anna, la misura più semplice è il piatto che mettiamo a tavola: lo riempiamo per metà di verdura di stagione (250 g se viene cotta, 100 g se si mangia cruda), per un quarto di cereali integrali in chicco (circa 70 g a crudo o 160 g a cotto) e per l'ultimo quarto di legumi (circa 40 g a crudo o 120 g a cotto). Con un regime simile è praticamente impossibile rischiare di ingrassare.
Non riesco a stabilire quali sono le quantità di una alimentazione bilanciata ricca di legumi verdure e frutta senza correre il rischio di ingrassare per cui non sono mai davvero rilassata