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Cibo e buonumore: la scienza va avanti

Qual è la dieta che aiuta a restare di buonumore? La scienza della nutrizione e il benessere mentale

Cibo e buonumore: la scienza va avanti

Leggevo qualche giorno fa un interessante studio scientifico, controllato e randomizzato, che correla un’alimentazione di tipo mediterraneo ad un effetto significativo di miglioramento della depressione e del benessere mentale ("A Mediterranean-style dietary intervention supplemented with fish oil improves diet quality and mental health in people with depression", pubblicato sulla rivista Nutritional Neuroscience).

Lo studio scientifico mette in evidenza una debole correlazione tra benessere mentale e consumo di supplementi alimentari a base di olio di pesce ma, vista la letteratura scientifica più recente sull’argomento, vi sconsiglio di usare supplementi e vi consiglio, invece, di usare l’olio di pesce così come si trova in natura, ad esempio con un paio di porzioni alla settimana di pesce azzurro (alici, sardine, sgombri, ecc.).

Le correlazioni positive più forti sono state, invece, tra benessere mentale e consumo di verdure, di frutta a guscio e di legumi. Il dato più interessante è sulla cosiddetta “vegetable diversity”: per il miglior benessere mentale abbiamo bisogno di consumare abbondante verdura ma, soprattutto, di consumare verdura in maniera VARIA.

Ne avevamo già parlato tanti anni fa su questo blog, agli albori della cosiddetta “psichiatria nutrizionale”. Oggi, ancor più di allora, vi consiglio di seguire un’alimentazione mediterranea povera di prodotti animali e ricca di prodotti della terra: verdura e frutta di ogni tipo e colore, cereali integrali, legumi e frutta a guscio. Per prevenire tutte le malattie croniche della nostra epoca, ma anche per migliorare il benessere psicologico: più sani, più magri, più sostenibili per il pianeta e, perché no, più pacifici e di buonumore.



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