Chi si è vaccinato può contagiare altre persone?
Risponde Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene presso l'Università di Pisa
Alcuni vaccini contengono virus vivi attenuati. Cosa vuol dire? Vuol dire che, dopo l'inoculazione del vaccino, questo virus si moltiplica attivamente nel soggetto vaccinato e questo serve proprio a indurre la sua immunità. Questi virus comunque sono attenuati, il che vuol dire che si moltiplicano fino a un certo punto: quindi a un certo punto non riescono più a moltiplicarsi. Per questo motivo il bambino vaccinato, per esempio, contro morbillo, parotite, rosolia non è in grado di trasmettere il suo virus vaccinale agli altri. Quindi se si trova in contatto, per esempio, con un bambino immunodepresso o con una donna in gravidanza, ci può stare tranquillamente, perché non è in grado di trasmettere il virus vaccinale. Esiste una vaccinazione, che è la vaccinazione anti varicella, in cui la replicazione virale, in alcuni bambini, è un po’ più vivace. Quindi per esempio in questi bambini ci possono essere delle pustole simili a quelle della varicella: bene, se un bambino vaccinato dovesse presentare queste vescicole sulla pelle deve avere un po’ di precauzioni, perché queste vescicole possono essere contagiose; quindi un bambino che si trova in questa situazione dovrebbe eventualmente essere allontanato da persone con seri deficit immunitari. Al di là di questo esempio, quindi vaccinazione contro la varicella, tra i vaccini che si utilizzano oggi in Italia non esiste nessun altro vaccino che possa trasmettere nessuna malattia.