Cresce l'inidoneità al lavoro: colpa anche dei medici?
Certificazioni troppo generose possono determinare contraccolpi anche per i lavoratori
In Italia il numero è esorbitante: non solo nell’industria, ma anche negli ospedali, dove le incapacità lavorative dei dipendenti per dolori di schiena si sprecano, al punto che in alcune aree sono più quelli che si rifiutano di sollevare malati di quelli in grado di farlo. A questo punto viene fatto di chiedersi: possibile che così tanti non ce la facciano a fare il lavoro per il quale sono stati assunti? Certamente molti lavoratori hanno disturbi reali e non devono fare alcune attività, certamente delle mansioni sono particolarmente a rischio di traumi, certamente qualcuno depone sintomi dubbi. Ma anche le generose certificazioni di inidoneità fanno la loro parte: pressioni sindacali, esagerata propensione dei giudici del lavoro verso la classe lavoratrice, medicina difensiva, inducono talora i medici a fare concessioni in tal senso.
Il fenomeno non è piccolo ed è quindi insufficiente e riduttivo dire: «Denunciate i casi sospetti egli Ordini dei medici sanzioneranno chi ha certificato situazioni non veritiere». Vanno messe in atto campagne per sensibilizzare i propri iscritti ad essere rigorosi in queste attestazioni, a resistere a pressioni anche se ciò comporta fatica e discussioni e difenderli quando si sono dimostrati precisi e rigorosi, ma mai assolverli aprioristicamente. Così come anche i sindacati dovrebbero farsi parte diligente per far crescere tra i lavoratori una coscienza civica che eviti richieste opportunistiche per attestare disturbi pressoché inesistenti. La certificazione è un atto importante tanto più se incide, quando non giustificata, sulle attività produttive di una azienda e sui servizi ai cittadini.
Dichiarare un soggetto non idoneo a una mansione può depauperare un organico, produrre esuberi, scardinare una organizzazione di lavoro, creare code agli sportelli, e così via. Quanti mali di testa, quanti stati ansiosi di dubbio significato, quante lombalgie, quanti dolori articolari potrebbero essere derubricati a semplice astuzia per sfuggire a un lavoro perché troppo faticoso o perché si vuole impiegare il tempo altrove?