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Grazie a voi bravissime ragazze del Volley

Parte oggi un evento che molto ho voluto e a cui molto credo: la partnership scientifica tra la Fondazione Umberto Veronesi e la Lega Volley femminile, che vedrà gli scienziati della mia Fondazione consigliare le linee guida di un vivere sano e le atlete del volley trasmetterle sui campi di gioco dove per tutto l’anno si affronteranno.

Grazie a voi bravissime ragazze del Volley

Parte oggi un evento che molto ho voluto e a cui molto credo: la partnership scientifica tra la Fondazione Umberto Veronesi e la Lega Volley femminile, che vedrà gli scienziati della mia Fondazione consigliare le linee guida di un vivere sano e le atlete del volley trasmetterle sui campi di gioco dove per tutto l’anno si affronteranno.

E spiego subito la mia contentezza. Forse ce la stiamo facendo. Le ragazze guardano sempre di meno le dive e sempre di più le campionesse sportive. Perché gli piace l’idea di stare bene con se stesse, di respirare bene, di essere in quella forma «giusta» in cui il peso si distribuisce armoniosamente in tutto il corpo, e si sente la gioia della vita nello scatto dei muscoli e nella lucida concentrazione.

Ecco è perché sono felice della partnership scientifica con la Lega Volley femminile, che seguiremo in tutti i confronti nazionali e internazionali. Al maschile, la Fondazione si è già affiancata al Giro d’Italia, di cui tutti gli anni seguiamo le imprese, legandole alle «tappe della salute». Al femminile, è per noi un grande motivo di soddisfazione questo gemellaggio con le atlete del volley, che dal podio dove continuano a mietere medaglie d’oro e d’argento mandano a tutte le ragazze e giovani donne un messaggio semplice ed efficace: volete star bene ed essere belle? Fate come noi!

Io ho molto amato lo sport, ho vinto anche un titolo nazionale di canottaggio nel 2con, e ricordo ancora che non mi pesavano i piccoli sacrifici che erano necessari per tenermi in forma. Anzi, dico addirittura che lo sport può essere scuola di vita, perché insegna fin da bambini abitudini sane che si riveleranno poi preziose negli anni futuri.

Il volley, con la sua semplicità e i suoi costi contenuti, è in assoluto lo sport più giocato da ragazze e ragazzi delle nostre scuole: un campo, una rete, un pallone, e tanto cuore per mettercela tutta! Vorrei che questo fenomeno positivo si estendesse sempre più, che tutti i giorni nelle scuole ci fosse una partita.

Ci leghiamo allo sport perché è un nostro alleato nella prevenzione: alimentazione sana, controlli periodici, niente fumo, movimento fisico. Le atlete del volley, che coltivano la loro salute e la controllano frequentemente, indicano la strada a tutte. Come ha detto qualche giorno fa Mauro Berruto, ct della Nazionale di Volley maschile, la pratica sportiva è uno strumento potentissimo, un farmaco miracoloso. Potrebbe addirittura risolvere la crisi del servizio sanitario, perché se tutti facessimo sport il numero delle malattie calerebbe vertiginosamente.

Vale per gli uomini e vale per le donne, che ormai si sono affacciate in modo deciso sulla scena del mondo. Ci leghiamo alla Lega Pallavolo serie A femminile perché le donne possiedono straordinarie qualità intellettuali e di personalità. Non devono tralasciare niente per valorizzarle. Lo sport esprime valori che appartengono alla mia vita: lo spirito di sacrificio, l’agonismo, e quella disciplina intellettuale che insegna a non inorgoglirsi quando si vince e a non disperarsi quando si perde. C’è sempre una prossima partita.   

Umberto Veronesi



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