Ergastolo: appello al Parlamento italiano
Aboliamo l’ergastolo. La forza della democrazia è non avere paura: sostituire all’ergastolo una pena giusta non è un atto di debolezza, ma di forza, perché afferma il principio che nessun uomo è estraneo alla società. L’ergastolo non risponde al bisogno di giustizia, ma a quello di vendetta, per soddisfare la reazione istintiva ed emotiva dei cittadini. Non risolve il problema reale, che è quello di vivere in un Paese civile, in cui la sicurezza individuale è tutelata da una giustizia equa. Una giustizia vendicativa e non rieducativa infatti non riduce la criminalità, è un insegnamento distorto per i cittadini che non porta a un miglioramento nei rapporti umani.
Aboliamo l’ergastolo. La forza della democrazia è non avere paura: sostituire all’ergastolo una pena giusta non è un atto di debolezza, ma di forza, perché afferma il principio che nessun uomo è estraneo alla società. L’ergastolo non risponde al bisogno di giustizia, ma a quello di vendetta, per soddisfare la reazione istintiva ed emotiva dei cittadini. Non risolve il problema reale, che è quello di vivere in un Paese civile, in cui la sicurezza individuale è tutelata da una giustizia equa. Una giustizia vendicativa e non rieducativa infatti non riduce la criminalità, è un insegnamento distorto per i cittadini che non porta a un miglioramento nei rapporti umani.
La legge, che sta alla base di ogni convivenza civile, deve essere semplicemente giusta. Il carcere a vita non ha il carattere di giustizia, ma è una forma di pena di morte. E’ una pena fino alla morte, e chiude ogni speranza. Non solo è incompatibile con il principio costituzionale del carattere rieducativo della pena, ma non è di alcun interesse per la società, che sarebbe ugualmente risarcita e protetta da una pena detentiva a termine, naturalmente proporzionata al delitto.
Siamo a favore dell’abolizione dell’ergastolo perché lo riteniamo una pena non solo anticostituzionale, ma antiscientifica. E’ dimostrato che il nostro cervello ha cellule staminali che possono colmare il vuoto lasciato dalle cellule cerebrali che scompaiono. Il cervello quindi si rinnova, e se diamo a un condannato le condizioni di una rinascita personale, troveremo che può diventare una persona completamente diversa, capace di ritrovare il suo posto nella società. Lo dimostrano le storie di tanti condannati che sono entrati in carcere con la licenza elementare, e ne sono usciti con la laurea.
Perché si compia questo cammino bisogna finalmente mettere mano alle proposte di legge presentate ormai da anni, e mai discusse per il timore dell’impopolarità della proposta. Ma bisogna ricordare che il carattere inumano delle pene è sottrazione di libertà per tutti i cittadini. E che la violenza contro la dignità riguarda tutti, e non solo i colpevoli di delitti.
Il Parlamento, che rappresenta la libertà della nazione, ponga fine a quello che è un abuso di giustizia, e cancellando l’ergastolo restituisca a tutti la speranza di riscatto.
Science for Peace – Fondazione Umberto Veronesi