Dieci secondi che possono salvare la vita
Vien da dire ”che cosa sono dieci secondi di fronte all’eternità”, ma se i dieci secondi servono a un apparecchio sofisticato come quello della TAC a salvare la vita, quell’attimo diventa un momento fondamentale della nostra esistenza. Da medico che per 50 anni ha combattuto il tumore, chiedo dieci secondi del vostro tempo.
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Vien da dire ”che cosa sono dieci secondi di fronte all’eternità”, ma se i dieci secondi servono a un apparecchio sofisticato come quello della TAC a salvare la vita, quell’attimo diventa un momento fondamentale della nostra esistenza. Da medico che per 50 anni ha combattuto il tumore, chiedo dieci secondi del vostro tempo.
Lo chiedo a tutti coloro che sono stati fumatori e a coloro che lo sono ancora, e dico subito che anch’io da giovane ho ceduto a questa inclinazione per alcuni anni, poi quando l’evidenza scientifica mi ha messo davanti le conseguenze nefaste del fumo, ho smesso. E ho cominciato la mia battaglia contro il fumo, ma senza proclami proibizionistici perché sono convinto, per natura e cultura, che ogni proibizionismo è solo controproducente e vale invece una scelta consapevole e responsabile. Se è vero che la salute è un diritto e non un dovere, credo che la medicina abbia, invece, il dovere morale di proteggere la vita di coloro che abbiano fatto una scelta sbagliata, come è quella del fumare. Per questo quattro anni fa ho voluto fortemente lo studio COSMOS, promosso dall'Istituto Europeo di Oncologia e sostenuto anche dalla mia Fondazione, per la diagnosi precoce del tumore del polmone. Furono coinvolti 5000 volontari fumatori, furono sottoposti a Tomografia Computerizzata a basso dosaggio di radiazioni (TC) alla ricerca di piccole e iniziali lesioni polmonari, portando a un risultato stupefacente: la riduzione della mortalità del 20%.
Ma ogni giorno in Italia muoiono 100 persone per tumore del polmone, la più grave malattia (ma non la sola) legata alla sigaretta. E allora ho deciso di ripetere lo studio Cosmos e di chiamare a raccolta altri 10 mila fumatori, che da almeno 20 anni abbiano fumato un pacchetto o più di sigarette. Chi non ha ancora smesso o anche chi ha smesso, oggi può difendersi dal tumore del polmone grazie alla ricerca sull'anticipazione della diagnosi, che negli ultimi anni ha ottenuto risultati straordinari. Oggi più del 70% dei tumori polmonari viene scoperto quando la malattia è già in fase avanzata, spesso inoperabile e con una percentuale di guarigione molto bassa. Anticipando la diagnosi con gli esami più avanzati, possiamo rovesciare queste percentuali. Bastano dieci secondi e non si tratta di esami invasivi e con effetti indesiderati.
La TC a basso dosaggio è attualmente lo strumento migliore per la diagnosi iniziale del tumore polmonare: è efficace nella scoperta di lesioni di piccole dimensioni, espone a un dosaggio basso di radiazioni, è di facile e rapida esecuzione e non richiede mezzo contrasto. La dose di radiazioni durante l’esame è molto bassa, meno della metà di quella cui la popolazione italiana è esposta per le radiazioni naturali (dal terreno e dall’atmosfera). L’esame, completamente gratuito, è veloce (10-15 secondi) e indolore e permette di notare eventuali noduli polmonari di piccolissime dimensioni (nell’ordine dei millimetri), quindi di intervenire con chirurgia o terapia mirata in una fase iniziale del tumore.
Il mio appello e quello di altri medici che sono impegnati in questa opera di fondamentale prevenzione, spero sia raccolto non solo dai “grandi fumatori”, ma anche da coloro che convivono con loro o li frequentano: mogli o mariti, figli o nipoti, amici e conoscenti.
Umberto Veronesi
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