L'imponderabile che è in mezzo a noi
In un mondo che misura tutto, il richiamo di uno psicoterapeuta all'indefinito che è intorno a noi
Dunque, il titolo recita «L’imponderabile, l’imprevedibile e altri scritti» (Alpes Italia) e già qui si pensa che sia l’opera di un filosofo. Se poi si scorre l’indice posto all’inizio del volume si incontrano l'«irreversibile», l'«indefinibile», l'«incomunicabile», l'«incommensurabile», l'«impersistente» e l'«incompiuto» e l’idea si rafforza. Invece è l’opera di uno psichiatra - e pure, saldamente, psicoterapeuta: Massimo Biondi, direttore dell'unità di psichiatria e psicofarmacologia del Policlinico Umberto I di Roma e ordinario all’Università La Sapienza.
In queste sue qualità - più quella, ci permettiamo di aggiungere, di umanista - ripercorre e richiama all’attenzione dimensioni che sfuggono al «progresso» odierno dove tutto si misura, si conta, si quantifica, si definisce e si programma. Anche mettendo in campo (nel campo della vita vera) un algoritmo.
Ma non sono dimensioni sparite, sono solo dimenticate. O negate. Nella realtà succede che le incontriamo nella nostra vita, noi come i predecessori del Paleolitico. L’umanità sottesa al progresso è sempre la stessa, nota Biondi. Tant’è che anche leggendo un testo antico di migliaia d’anni ci risuona dentro con piena attualità. Ma oggi siamo i meno capaci nell’affrontare queste dimensioni dell’indefinito quando ci accadono perché ci prendono alla sprovvista rispetto al nostro sapere e prevedere. Non siamo preparati. Ma molto stupiti (un elemento di debolezza).
E sono dimensioni che purtroppo anche in ambiti professionali quali la psichiatria e la psicoterapia appaiono poco considerate o ignorate. Ciascuna di esse può colpirci in positivo o in negativo. Essere una «meraviglia» come l’incontro fortuito con il partner della vita o una «paura» come l’annuncio di una malattia grave nostra o di una persona cara. È un fatto, scrive Biondi, che dinanzi agli «indiscutibili progressi sono comparsi anche maggiori costi psichici e fatica per vivere e per rispondere alle nuove richieste, aspettative e complessità emergenti».
Difficile riassumere un testo che va dall’imponderabile delle nuvole ai consigli del Petrarca («amor con amor si paga»), dallo sguardo dei gatti alle teorie di Freud. È un libro da leggere, e da leggere lentamente. Può già funzionare da «addestramento» per la mente a riconoscere queste situazioni e a individuare in sé le risorse per affrontarle. Nel bene e nel male. Per goderne meglio o per contrastarle con maggiore efficacia.
Importante è la sollecitazione, da parte di un eminente docente e praticante della materia, perché la psicoterapia si apra, o si ri-apra, a queste dimensioni fondamentali della condizione umana per meglio rinforzarne la principale risorsa, che è la spinta vitale, creativa. Solo così può arrivare a un valido supporto a «gli umani tra meraviglia e paura», come ricorda il sottotitolo.
L'IMPONDERABILE, L'IMPREVEDIBILE E ALTRI SCRITTI - Gli umani tra meraviglia e paura
Massimo Biondi
Alpes Italia, 200 pagine, 16 euro
Serena Zoli