Diario con Rossana, un libro per sconfiggere i tumori cerebrali
Il racconto di una mamma che, dopo aver perso la figlia, si adopera per sostenere la ricerca
Il tempo non lenisce il dolore
Il tempo lo rinnova
Il desiderio di un ricordo
La ricerca della voce
Il bisogno di un odore
L’illusione di rivedere i tuoi occhi
Il tempo non lenisce il dolore
Il tempo ti mette in attesa
Queste sono le parole con cui Maria Teresa Innocente si congeda dai lettori di «È Rossana-diario di una vita con il mio angelo» (114 pagine, 12 euro), il libro che ripercorre la vita insieme alla figlia Rossana, dal momento in cui scopre di aspettarla fino alla sua scomparsa, a soli 26 anni, per un aggressivo tumore al cervello.
C’è una grande verità in queste parole. Il tempo non lenisce, non può lenire il dolore più grande che un essere umano possa provare: la perdita di un figlio. Come scrive Maria Teresa: «Chi perde un coniuge o un compagno di vita è vedovo. Chi perde i genitori è orfano. Ma non esiste parola che possa definire chi perde un figlio o una figlia. È talmente soverchiante, così contro il corso naturale degli eventi, che non siamo stati in grado di racchiuderne il significato in una sola parola». Non si dovrebbe sopravvivere a coloro cui diamo la vita, eppure purtroppo accade.
Il tempo mette in attesa: l’attesa di incontrare di nuovo Rossana in un’altra vita, grazie alla fede che non ha abbandonato Maria Teresa, nonostante molte volte, nei tre anni di cure e riabilitazione dalla diagnosi alla scomparsa in cui è sempre stata al fianco di Rossana, si sia domandata: «Dio, ma dove sei? Perché permetti questo? Perché hai fatto ammalare una donna giovane, piena di sogni e di progetti per il futuro?».
Questa attesa può diventare una lunga agonia senza scopo, o un’occasione per trasformare parte del proprio dolore in un dono per gli altri, per dare un senso a qualcosa che non ce l’ha e non potrà mai averlo. Ed è questa seconda strada che hanno intrapreso Maria Teresa e suo marito Mario: il 10 ottobre 2018, solo tre mesi dopo la perdita della loro unica figlia, hanno fondato l’associazione Il Dono di Rossana, che raccoglie fondi a favore della ricerca scientifica sui tumori cerebrali.
Speranza. É questa la parola che ora guida le vite di Maria Teresa e Mario, da anni pronti a sostenere anche l'attività di Fondazione Umberto Veronesi. «Speranza che si trovi una terapia per i tumori cerebrali prima di raggiungerti, Rossana, consapevoli che i tempi della ricerca non sono brevi, ma determinati a lasciare il nostro segno, anzi il segno di Rossana, in questo nostro cammino terreno».
Impossibile fare una sintesi del saggio senza banalizzare e senza sminuirne la forza emotiva. É un libro che va letto, interiorizzato, fatto proprio. Maria Teresa Innocente apre il suo cuore e ci mostra la sua vita e quella di sua figlia Rossana. Una vita in cui migliaia di persone - da figli e figlie prima, da madri e padri poi - si possono immedesimare. Un percorso fatto di quotidianità, di preziosa normalità, di affetto, di contrasti e di crescita, travolta a un certo punto dallo tsunami della malattia oncologica.
Questo libro è però, soprattutto, un inno alla vita. La storia di una ragazza che ha vissuto pienamente il tempo che le è stato concesso. E che, anche se fisicamente non è più sulla Terra, continua a lasciare un segno attraverso le persone che l’hanno conosciuta e amata. E che nel suo ricordo si impegnano per portare un contributo migliorativo nel mondo. É anche questo, il dono di Rossana.
È ROSSANA - DIARIO DI UNA VITA CON IL MIO ANGELO
Maria Teresa Innocente
Youprint, 114 pagine, 12 euro
Chiara Segrè
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