Dal miracolo-Aids al boom dei malati immaginari
Il viaggio di Ferdinando Aiuti all'interno del sistema immunitario aiuta a comprendere la gravità di alcune malattie e svela gli inganni che possono celarsi dietro l'aumento di allergie e intolleranze
Storia e attualità. Pazienti veri (e gravi) contrapposti ad altri immaginari. Malattie del vecchio e del nuovo millennio. È un viaggio nel tunnel degli ultimi cinquant’anni della medicina, quello compiuto da Fernando Aiuti (con la collaborazione di Giuseppe Luzi) in «Il nostro meraviglioso sistema immunitario» (Guerini e Associati), un mosaico di storie che uno dei padri dell’immunologia italiana sfrutta per descrivere la complessità e nel fascino di quella rete di cellule e messaggeri chimici che ci difendono dalle sostanze esterne e risultano coinvolti nei meccanismi di innesco di diverse malattie.
È impregnato di scienza il racconto con cui lo scienziato divenuto noto al grande pubblico per il suo impegno nella lotta all’Aids ripercorre una vita in camice bianco, dagli albori delle carriera fino ai giorni nostri. Con un linguaggio divulgativo, il testo avvicina il lettore alla comprensione di malattie gravi, ma anche rare e come tali spesso note soltanto a chi le ha vissute da vicino. È il caso delle immunodeficienze, prima frontiera della carriera di Aiuti, propedeutica alla grande scoperta che negli ultimi due decenni del secolo scorso gli permetterà di accreditarsi come uno degli scienziati italiani più apprezzati all’estero: la sindrome da immunodeficienza acquisita. Per almeno dieci anni l’Aids ha rappresentato quello che l’ebola ha fatto rivivere fino a pochi mesi fa: una malattia in grado di spaventare una società occidentale prima di quel momento convinta di aver quasi chiuso i conti con le epidemie infettive. Fu Aiuti a descrivere il primo caso di malattia in Italia, nel 1983, e dal fluire delle pagine del libro emergono chiare le paure di quegli anni - grazie anche ad alcuni dialoghi tra lo specialista e i pazienti - e le conquiste della medicina «grazie a cui oggi l’Aids è una malattia cronica, da cui non si guarisce, ma da cui forse un giorno non si morirà più».
Il viaggio verso il presente è caratterizzato dalla descrizione di alcune condizioni che ancora oggi non fanno dormire pazienti, specialisti e ricercatori: dalle malattie autoimmuni ad alcuni tumori, senza trascurare i picchi di allarme toccati dal 2000 a oggi per le malattie infettive: partendo dalla Sars e arrivando fino all’ebola. Descrivendo il lupus, l'artrite reumatoide, la gotta, la sindrome di Sjogren, Aiuti parla di «una specie di colpo di Stato compiuto da alcune forze militari che si ribellano contro il governo legittimo e aggrediscono le istituzioni e i cittadini», per spiegare il meccanismo alla base dell’autoimmunità, di cui ancora ignoriamo molti passaggi.
Diversamente comprensivo, invece, si mostra nei confronti «delle paure immotivate di chi crede di stare male e di non essere creduto da medici, parenti e amici». Chiaro è il riferimento al boom dei (presunti) allergici e intolleranti che spesso, oltre a essere sani, corrono un rischio: «Quello di finire nelle mani di medici senza scrupoli, che approfittano della debolezza fisica e psicologica di queste persone». Altri capitoli interessanti sono dedicati ai vaccini - l'excursus storico aiuta a «rispolverarne» l'efficacia -, alle (inutili) ansie materne, alle nuove terapie immunologiche e alle prospettive della ricerca biomedica.
Fernando Aiuti (con la collaborazione di Giuseppe Luzi)
IL NOSTRO MERAVIGLIOSO SISTEMA IMMUNITARIO
Come conoscerlo e preservalo
Guerini e associati, 287 pagine, 18,50 euro
Fabio Di Todaro