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Il nostro saluto a Domenico De Masi

Fu uno dei primissimi membri del comitato etico di Fondazione. Il ricordo nelle parole di Marco Annoni

Il nostro saluto a Domenico De Masi

Sabato 9 settembre è venuto improvvisamente a mancare il Professor Domenico De Masi.

De Masi è stato una delle voci più importanti nel campo della sociologia delle organizzazioni e del lavoro e un grande intellettuale. Coltissimo, cosmopolita e con lo sguardo sempre rivolto al futuro, negli anni De Masi ha analizzato i processi e le strutture delle società post-industriali attraverso una prospettiva originale che gli ha consentito, prima e meglio di altri, di portare al centro del dibattito e della riflessione pubblica temi come le diseguaglianze economiche, le nuove forme di lavoro intellettuale, e il valore del tempo speso a coltivare le proprie relazioni sociali e la creatività.

Assieme a questi meriti, noi lo ricorderemo sempre, però, anche come uno dei membri più attivi e appassionati del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi e del Comitato di Programma della conferenza annuale Science for Peace and Health.

De Masi è stato uno dei primissimi membri a far parte del Comitato Etico fin dalla sua costituzione per volere di Umberto Veronesi. Tra Umberto Veronesi e “Mimmo”, come amava farsi chiamare da chi lo conosceva personalmente, è sempre esistito un bellissimo rapporto di sincera amicizia e profonda stima e affinità intellettuale, il cui spirito ha continuato a influenzare i lavori del Comitato Etico e della conferenza di Science for Peace anche dopo la scomparsa del Professore nel 2017.

Recentemente, De Masi aveva scritto un bellissimo articolo per la rivista del Comitato Etico, The Future of Science and Ethics (clicca qui per leggerlo)nel quale aveva caratterizzato i “conservatori” e i “progressisti” nei termini del loro diverso atteggiamento verso il futuro.

Secondo De Masi, “mentre il conservatore è scettico di fronte ai grandi progetti di cambiamento, ai voli pindarici, alle vaste visioni, alle riforme radicali e vede scorrere sangue quando sente pronunziare la parola stessa “rivoluzione”, il progressista condivide la massima di Eraclito secondo cui “è nel mutamento che le cose di riposano”.

Chi ha avuto la fortuna di conoscere Domenico De Masi di persona, sa bene che il suo pensiero e la sua visione appartenevano decisamente al secondo schieramento. Ci mancherà.



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