La calda estate della persona con diabete
La bella stagione può influire sulla gestione della malattia. Fondamentale è rimanere sempre idratati in maniera adeguata. Per i giovani vi è la necessità di conciliare il senso di libertà che la bella stagione porta con sé con il dovuto autocontrollo della propria situazione
Le persone con diabete guardano all’arrivo dell’estate con diverso sentimento. I giovani, più frequentemente affetti da diabete tipo 1, insulino-dipendente, vivono con aspettativa il momento della vacanza, delle serate (nottate) con gli amici, magari trascorse ballando e divertendosi. Le persone con diabete tipo 2, soprattutto le più anziane, cominciano a sbuffare presto e tirar fuori il fazzoletto per asciugarsi la fronte o sventolarsi. In entrambe le situazioni, le persone con diabete devono tenere conto di quanto l’estate (e i suoi correlati) possono influire sulla gestione della loro condizione.
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Per la persona con diabete tipo 2, il principale rischio è la disidratazione: si suda, si perdono liquidi e la glicemia può aumentare anche in modo marcato. Da qui le indicazioni a soggiornare in ambienti freschi e soprattutto garantire un abbondante apporto di liquidi. Sono soprattutto le persone anziane che devono prestare attenzione e assumere liquidi in modo regolare anche perché il senso della sete tende a ridursi con l’età. Per i giovani la sfida può essere ancora più ardua: perché ai fenomeni metereologici si associano i richiami di una vita più spensierata e meno ritmata, i viaggi, i cambiamenti di orari se non adirittura di fusi orari. A loro spetta il compito di mantenere il giusto equilibrio tra il senso di libertà che la bella stagione porta con sé e la necessità di continuare a mantenere il dovuto autocontrollo della propria situazione. Per i ragazzi trovare questo equilibrio è essenziale a garantire indipedenza e socialità oltre che sicurezza. La rete è ricca di suggerimenti e di informazioni su come comportarsi nel periodo estivo.
Ma l’estate può diventare, soprattutto per il giovane diabetico, per il bambino con diabete, un momento di maturazione importante. In questa stagione vengono spesso istituiti, con la collaborazione delle Associazioni delle persone con diabete e diabetologi, i campi scuola. Nel corso di queste vacanze, spesso all’aria aperta, i più piccoli possono fare l’esperienza di una vacanza da soli, senza genitori. Con l’aiuto di medici e psicologi, acquisiscono autonomia. Fanno conoscenza con altri loro coetanei e condividono divertimento ed esperienza. Fanno sport e stanno all’aria aperta, a contatto con la natura, imparando ad autogestirsi. L’estate quindi non è solo una sfida, ma può diventare un momento di maturazione: imparando a superare i problemi connessi con la convivenza con una patologia cronica e garantendo quella libertà che spetta a tutti, incluse le persone con diabete.