Arrivederci New York!
Le ragazze di NOTHINGstopsPINK sono tornate in Italia portando con orgoglio la medaglia della NYC Marathon: quale sarà il prossimo traguardo?
L’aereo proveniente da New York che ha riportato a casa le ragazze di NOTHINGstopsPINK è atterrato a Malpensa alle 7 e 10 di martedì 4 novembre. Il cielo sopra Milano, grigio e piovoso, e la notte passata in volo non sono riusciti a scalfire i sorrisi e i volti luminosi che le pink si sono portate dall’esperienza nella Grande Mela.
E le emozioni non finiscono nemmeno in suolo italiano: nell’area arrivi di Malpensa, appena al di là delle porte scorrevoli che la separano dalla zona del ritiro bagagli, un pimpante e coloratissimo comitato di accoglienza in arancione attende la nostra Angela. Sono le sue amiche del gruppo di podismo che hanno voluto farle una sorpresa, nonostante il buio e la pioggia, dando il bentornato alla loro amica e compagna.
Le pink hanno trascorso le ultime ore a New York concedendosi una passeggiata (come se non avessero percorso abbastanza strada nelle ultime 24 ore) fino nel suo cuore pulsante: Times Square. Il sole splendeva sui grattacieli di Manhattan e le pink camminavano lungo la settima tenendo al collo la medaglia della maratona così meritatamente conquistata. E non sono le sole: per strada incontriamo moltissime persone che esibiscono con orgoglio il segno dell’impresa compiuta il giorno precedente.
Mentra camminano le ragazze di NOTHINGstopsPINK rievocano alcuni dei momenti più intensi della maratona, a partire dall’estenuante attesa di 4 ore alla partenza, sdraiate a terra e avvolte nelle felpe, nelle coperte e nei sacchetti di plastica per tenere fuori il vento gelido.
Marina è arrivata al traguardo in lacrime, stringendo i denti dai crampi allo stomaco. È stata Nicoletta a raccogliere da terra un cappello di pile abbandonato da mettere sulla pancia di Marina per calmare i crampi e a incoraggiarla a non mollare fino al traguardo, che hanno tagliato insieme.
Angela racconta che quando è entrata in Central Park guardava tra la folla sperando di vederci e quando ha scorto le nostre braccia agitarsi e urlare il suo nome e quello di Elena, accanto a lei, è stata una gioia immensa. Monica ci confessa di avere avuto una piccola crisi intorno a metà della gara, è rimasta un po’ indietro ma poi si è ripresa ed è riuscita a concludere in un buon tempo. Anche la performance di Gabriella è stata notevole: stimolata e incoraggiata tutto il tempo da Georgiana, ha superato con grinta uno dopo l’altro i 42 chilometri (e anche molte delle altre pink), tagliando il traguardo insieme a Georgiana con l’ottimo tempo di 5 ore e 14 minuti.
Un grande orgoglio per tutte è stata anche Emanuela; ha corso nonostante una forte infiammazione alla gamba, che a tratti le permetteva solo di camminare. Eppure, ha stretto i denti ed è arrivata. Alla fine si è dovuta fermare alla tenda medica e farsi dare due stampelle, ma anche lei ha ottenuto l’obiettivo, e ne è fiera.
Il tempo è tiranno ed è già ora di rientrare a prendere le valigie per andare in aeroporto; in albergo le pink chiudono in bellezza l’esperienza newyorkese stringendo la mano a Jemimah Jelagat, l’atleta kenyota del team Rosa & Associati (lo stesso che ha allenato le pink e le ha preparate per la maratona) arrivata seconda assoluta tra le donne, anche lei nella hall con i bagagli in attesa di partire.
Così si è conclusa l’avventura a New York delle nostre pink, dopo un percorso iniziato sei mesi fa, fatto di allenamenti, impegno e sacrifici ma anche di condivisione, di perseveranza e di amicizia. New York è già alle spalle, ma quale sarà il prossimo obiettivo del team di NOTHINGstopsPINK?
Chiara Segré
@ChiaraSegre