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Università di medicina sedicenti “prestigiose”

Qualche settimana fa a mezza pagina su alcuni quotidiani, veniva pubblicizzata una sedicente Università che, in Svizzera, a poca distanza dal confine (Chiasso), offre la possibilità di iscriversi senza test di ammissione al biennio dei corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria

Università di medicina sedicenti “prestigiose”

Qualche settimana fa a mezza pagina su alcuni quotidiani, veniva pubblicizzata una  sedicente Università che, in Svizzera, a poca distanza dal confine (Chiasso), offre la possibilità di iscriversi  senza test di ammissione al biennio  dei corsi   di laurea di Medicina  e Odontoiatria.

La pubblicità recitava che ”…appena fuori Como è attivo il biennio dei corsi di laurea della prestigiosa università di Sofia…una delle  più  prestigiose istituzioni universitarie  in Bulgaria nel ramo della medicina”, che  “…si distingue  per l’alto livello dell’ insegnamento e della ricerca”.

Intermediaria  italiana del tutto è una istituzione  privata che si occupa di didattica.

L’operazione riveste tutti i caratteri  dell’impresa commerciale che vuole  sfruttare l’esubero delle richieste  per medicina e odontoiatria  a  fronte dei pochi posti disponibili nelle nostre università. Il  mercato dagli esclusi sarebbe allettante e la possibilità di  guadagnare alta.

L’offerta, illustrata con molta enfasi, merita qualche domanda. Non è che attraverso questa operazione fatta da una  prestigiosa università bulgara  si fa entrare  dalla finestra quello che non è entrato dalla porta? In altri termini: non è che, conseguito  il primo biennio gli studenti, in base alle norme europee, dovranno essere accettati dalle nostre università alla faccia del numero programmato?

E poi, senza nulla togliere alla università di Sofia trapiantata a Chiasso, quale sarebbe la compatibilità tra i suoi piani di studio  e quelli delle nostre università? Quale sarebbe la qualità della didattica? Che preparazione verrebbe fornita  agli studenti  per poter svolgere bene la clinica? Quale sarebbe l’esatto valore del titolo conseguito? E i costi? Non sono infatti lontani i tempi in cui  sedicenti università albanesi offrivano discutibili lauree e titoli di studio ai  rampolli di qualche politico!

A fronte di tutto ciò  le nostre università dovrebbero “tenere gli occhi aperti”, cercare di approfondire queste offerte, chiedendo chiarimenti agli organi competenti sovranazionali  (l’Università bulgara di Chiasso farebbe parte di una Associazione Interuniversitaria Europea AIEU)  e soprattutto consigliare  ai  giovani  prudenza nell’ accettare  queste offerte  e nell’intraprendere corsi di studio, in cui  le garanzie non sono  del tutto chiare .

Alberto Scanni



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