Spendere per la salute dei cittadini è un investimento
Lo scandalo delle attese dei malati di tumore e dei mancati investimenti in sanità
Quando un malato è in lista di attesa le preoccupazioni sono molte, la voglia di risolvere il problema in tempi brevi, l'ansia nell'attesa della chiamata, la preoccupazione di tutta la famiglia, la sfiducia verso il sistema.
La malattia oncologica deve essere considerata un'urgenza e le attese vanno limitate. Non è sufficiente aumentare gli organici, anche se ce n'è un grande bisogno, ma ci vuole un radicale cambio nell’organizzazione del lavoro con forti investimenti nella attività di urgenza.
Purtroppo quando si devono far quadrare i bilanci si va a penalizzare il fondo sanitario nazionale e nei proclami elettorali (basta vedere gli ultimi) della sanità si parla poco o niente. I malati per non aspettare vanno nel privato e pagano di tasca propria. Per un sistema sanitario universalistico, come dovrebbe essere il nostro, è una sconfitta.
Si trovino i soldi in altri capitoli di spesa relativi ad attività non urgenti (e ce ne sono!).
La salute è un bene prezioso meglio di tanti altri. Ai politici spetta il compito di porre fine a questa situazione! Smettere di pontificare sulla centralità del malato di cui non risolvono il problema, per poi richiedere ipocritamente, forzando le regole, ricoveri immediati per parenti e amici. È compito loro fare in modo che le sale operatorie funzionino a pieno regime, che gli organici siano coperti, noi facciamo quello che possiamo per tappare i buchi. Per uno stato spendere per la salute dei cittadini è un investimento!