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La normalità del medico gentile

Cosa dev'essere il medico, se non questo?

La normalità del medico gentile

È di moda parlare di gentilezza. Uomini di chiesa, scrittori importanti scrivono libri e redigono lettere pastorali su questo tema. Chi possiede la gentilezza è una persona buona che prova compassione per gli altri, che si interessa ai loro bisogni e non esita ad aiutarli. Allora ecco la domanda: la medicina è una professione gentile? Certamente sì. Cosa deve essere il medico se non questo? Bisogna esserne consapevoli.

Esserne consapevoli significa amore per il proprio ruolo e rigore nei comportamenti verso un “oggetto” delicato, l’uomo sofferente. È lui che ti insegna, che mette alla prova le tue capacità di essere bravo medico, di essere gentile con chi ti sta attorno.

La gentilezza si insegna, si testimonia col buon esempio nel lavoro e nel tempo libero, non è ostentazione ma normale quotidianità. “Stay gold” è una frase idiomatica americana che significa “Resta d’oro”, un monito a non inaridirsi e mantenere integrità nei comportamenti. Vale più che mai per chi ha scelto di fare il medico: non perdere di vista cosa stai facendo, chi ti è davanti, chi ti chiede aiuto, chi ha scelto te per essere salvato. È un privilegio di cui forse non ti rendi conto, ma non è da tutti avere questa responsabilità. Quindi: Sii gentile, Stay gold!



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