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Si può prevenire l'influenza a tavola?

In questi giorni si parla molto di diete «anti-freddo» per porsi al riparo dall'influenza. Cosa c'è di vero?

Si può prevenire l'influenza a tavola?

Cara Agnese,

Come stai? Io benissimo: questo è il periodo dell’anno che preferisco! Devo dire che in questi giorni sto dando il meglio di me: sarà per questo che sto finendo su tutti i giornali (e nelle case di tutti gli italiani)! Tra tutte le cose che si dicono sul mio conto, però, ne ho sentita una che mi ha davvero fatto sghignazzare: pare che, assieme a me, stia circolando una strana dieta che vi dovrebbe aiutare a scansarmi. Ma dico. A parte che mi sembra davvero maleducato rifiutare così la mia compagnia, ma vi pare che introdurre più calorie mi possa spaventare in qualche modo?

Secondo me vi fa solo aumentare la taglia del girovita.

Contenti voi!

 

Per sempre tua,

L’influenza

 

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Cara (vade retro) influenza,

Innanzitutto non fare tanto la simpatica, sai bene di essere un disagio per tanti di noi. Dall’inizio dell’anno hai già costretto a letto tre milioni di italiani, 802 mila solo nella prima settimana di gennaio. Peggio ancora, per qualcuno puoi essere un problema serio: pensa a tutti gli anziani in condizione di salute già precaria. Non c’è quindi niente di ridicolo nel cercare di prevenire il contagio in tutte le maniere possibili, anche se sicuramente (se non altro per i soggetti più a rischio) fare il vaccino è sempre meglio che affidarsi alla fetta di cipolla sul comodino (ne avevo già parlato qui).

Seguire un’alimentazione che ci aiuti a tenerci in forma, e quindi pronti a rispondere efficacemente alle tue insidie, non è affatto un’idea peregrina. Lo sottolinea anche Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e divulgatrice per Fondazione Umberto Veronesi, che però aggiunge: «L’importante è essere chiari: una dieta ad hoc che sia specifica nel tenerti lontana con una comprovata azione antivirale non esiste. Una buona idratazione e un regime alimentare vario ed equilibrato possono contribuire a mantenerci in salute, specialmente se cerchiamo di preferire cibi ricchi di vitamine e antiossidanti (frutta e verdura in primis) che possano dare un aiuto al corretto funzionamento del nostro sistema immunitario». Un po’ come suggerisce il Ministero della Salute, in maniera molto semplice, per difenderci più generalmente dalle cose brutte che ci porta il freddo (sì, tu sei una di queste).

In questo periodo di picco influenzale stanno però girando tutta una serie di consigli un po’ più balzani. Per esempio in alcune delle diete «antigelo» che in questi giorni campeggiano sui giornali e sul web si afferma che aumentare le calorie assunte giornalmente possa rafforzare il sistema immunitario, complice il freddo che ci permetterebbe di sgarrare più impunemente. «Un suggerimento valido se non abitassimo in case riscaldate, coperti da abiti pesanti e all’indomani delle abbuffate natalizie», commenta la specialista. «Che un introito calorico più alto, salvo in casi di sottopeso, aiuti in qualche modo il sistema immunitario, poi, non ha nessun tipo di riscontro tra le evidenze scientifiche». Insomma, cara influenza, in effetti su questo ti diamo ragione: svuotare il frigorifero non sembra il più efficace metodo per metterti al palo.

Che dire poi dell’assunto, riportato in alcune di queste diete, secondo cui una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene? Sicuramente è importante assumere una corretta quantità di proteine ogni giorno, ma non va dimenticato che la carne (soprattutto quella rossa o conservata) andrebbe consumata con moderazione. «Le linee guida suggeriscono di comporre la propria quota proteica da fonti vegetali per almeno il 50 per cento: e quindi: legumi, cereali, frutta secca in guscio e semi», ricorda Dogliotti. «Tra le fonti proteiche animali, poi, le più consigliate sono il pesce, i latticini (a ridotto contenuto di grassi, ndr) e le uova». Se non bastassero le linee guida internazionali a convincerci, c’è poi da sottolineare che un consumo troppo elevato di carne può avere effetti pro-infiammatori: in soldoni, può contribuire a attivare il nostro sistema immunitario anche senza un’infezione in corso.

Se vogliamo provare a dare una mano alle nostre difese contro di te, cara (non troppo) influenza, possiamo invece effettivamente preferire verdure ricche in carotenoidi, molecole precursori della vitamina A, e in vitamina E, entrambi implicati nello stimolo del sistema immunitario.

Anche l’aglio viene indicato spesso come una valida aggiunta per tenerti lontana (sicura di non essere un vampiro?). La sua puzza deriva proprio dall’allicina, sostanza le cui proprietà antibatteriche sono ormai note. Certo, non paragonabili a quelle dei farmaci antibiotici (come ha mostrato con un’immagine molto efficace il medico e divulgatore Salvo Di Grazia): non facciamoci neanche passare per la testa di curarci unicamente con l’aglio se abbiamo un’infezione seria (senza contare che tu, influenza, sei causata da un virus e non da un batterio). Facciamo inoltre attenzione: «l’allicina viene per lo più distrutta dalla cottura, e non è presente nello spicchio intero. Si tratta di una molecola che si origina quando l’aglio viene schiacciato o triturato, permettendo così l’incontro di due sostanze dette alliina e allinasi», ci avverte la dottoressa Dogliotti. «Insomma, se proprio vogliamo cogliere i benefici dell’aglio, prepariamoci a mangiarlo crudo e con le dovute accortezze». Benefici ancora opinabili nei confronti tuoi, gentile influenza, e in generale dei virus: un piccolo trial clinico ha suggerito che 180 milligrammi di allicina (una dose molto alta, 20 volte superiore a quelle in uno spicchio d’aglio) al giorno per 12 settimane abbassa il rischio di beccarsi un raffreddore (che - ricordiamolo - non è un’influenza! Meglio dirlo, che poi ti offendi). Un piccolo studio che andrebbe sicuramente ulteriormente verificato, e che non ci dice se una dose così elevata di allicina per un periodo così esteso abbia anche in qualche modo infierito sul profumo esalato dai soggetti partecipanti…


Insomma, mia (nostra) influenza, hai ragione: se ne dicono di cose strane. Forse a tavola, più che pensare a te, faremmo meglio a pensare a come mantenerci in salute a tutto tondo, magari con la nostra classica dieta mediterranea: passeremmo meno tempo ad elucubrare bizzarre strategie di difesa, ci godremmo di più le nostre pietanze e, senza accorgercene, ti terremmo davvero più lontana.

 

 



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