Ancora a proposito di “Fermare Green Hill”
Può essere istruttivo rivedere e risentire i commenti del video riguardante l'intrusione degli attivisti animalisti di "Fermare Green Hill"
Può essere istruttivo rivedere e risentire i commenti del video riguardante l'intrusione degli attivisti animalisti di "Fermare Green Hill" nel Dipartimento di Farmacologia di Via Vanvitelli a Milano che ricordo essere all'indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=YTrjsHVVjKc
"Negli stabulari abbiamo trovato 18 conigli terrorizzati: alla vista di una persona scattavano contro la parete posteriore della gabbia, nel vano tentativo di sottrarsi agli occhi di chi, secondo la loro esperienza, li avrebbe afferrati per trascinarli nei laboratori dei piani sottostanti. [...] Alcuni topi passano molto tempo appesi alle sbarre del soffitto della gabbietta, afferrandole con tutte e quattro le zampine, scappando al minimo segno di presenza umana, segno di un profondo stress e di un disagio inesprimibile. Diversi topi cercano costantemente di liberarsi, tentando di saltare addosso ai bordi del coperchio della gabbia, con violenza, arrivando a sbattere in continuazione la testa. Altri topi sono catatonici, immobili, insensibili a qualunque stimolo esterno."
A parte il fatto che non so quale sia la preparazione di queste persone per riconoscere lo stress in animali da laboratorio, è pratica comune, tra gli sperimentatori, il cosiddetto "animal handling", ovvero manipolare l'animale per un certo numero di giorni prima dell'inizio di ogni esperimento: nulla di orribile, si tratta di far camminare gli animali sulle proprie braccia, accarezzarli, lasciarli abituare alla presenza dello sperimentatore, al suo odore, ai suoni della voce, al calore. Ratti, topi e conigli sono "neofobici", ossia tendono a diventare ansiosi e stressati se posti di fronte ad una situazione ignota e nuova. Se vengono quindi a contatto con un odore nuovo, suoni nuovi, movimenti nuovi, reagiscono, quando va bene in maniera nervosa ("scattavano contro la parete posteriore della gabbia") in una escalation di reazioni che culmina nel vero terrore ("catatonici, immobili, insensibili a qualunque stimolo esterno"). Il "congelamento", ossia il rimanere immobili per il terrore è una classica reazione alla paura: basti pensare al classico cervo che rimane inchiodato a guardare i fari della macchina che sta per investirlo. Gli animali, di conseguenza, non erano impauriti dagli esperimenti, bensì dalla situazione, ossia dalle persone nuove con cui erano a contatto: erano i 4 eroi di Fermare Green Hill a terrorizzarli. Il topino bianco che si vede alla fine del video, pare 24 ore dopo la sua "liberazione", in mano alla ragazza mostra ancora qualche segno di neofobia, inclusa una leggera piloerezione.
Negli angoli di quelle gabbie grumi di feci ammuffite erano l'unica compagnia di quegli sfortunati animali. [...] 30 gabbie in plexiglass ricolme di piccoli topi. ricolme di piccoli topi.
Ogni stabulario ha delle regole ben precise sul cambio delle gabbie -generalmente, per i topi, una settimana per le gabbie con più animali e due settimane per le gabbie con un solo animale-. Anche il numero massimo di animali per gabbia è strettamente regolamentato: nel mio stabulario, si va da un massimo di 6 topi per le gabbie piccole a un massimo di 10 per le grandi. Se questi signori hanno visto qualcosa di diverso da questo, feci ammuffite, eccetera, l'unica cosa da fare era rivolgersi alle autorità e riportare un abuso. Anche se queste persone credono di vivere in un mondo in cui la legge permetta stermini in massa di animali, le autorità sono estremamente efficienti e qualche loro collega lo ha provato sulla propria pelle.
Molti avevano le orecchie forate da buchi perfettamente circolari. Abbiamo capito, successivamente, che quel tipo di ferita era causata da una specie di graffetta identificativa, utile a distinguere i singoli animali di una gabbia, che abbiamo osservato pendere dalle orecchie di alcuni, coi bordi raggrumati di sangue.
È un comune metodo di identificazione, meno doloroso di un piercing. È naturale che in alcuni casi possa infettarsi: in questo caso il protocollo prevede la applicazione di creme antibiotiche. Se hanno visto davvero orecchie infettate, non avevano da fare altro che fare una foto al topo affianco al cartellino identificativo (prima di toglierlo) per poter risalire allo sperimentatore negligente, il quale avrebbe passato grane col comitato etico.
Molti presentano patologie del pelo, ferite cutanee e si grattano furiosamente.
Dipende molto dagli esperimenti in corso e dalle condizioni di stabulazione, ma sono situazioni frequenti, dovute spesso alla lotta tra diversi individui. Anche in questi casi la supervisione dello sperimentatore è costante e il veterinario responsabile dello stabulario suggerisce di volta in volta le precauzioni. I comportamenti stereotipati come il grattarsi furiosamente possono essere indice di disordini neurologici, quindi di nuovo dipendenti dal tipo di esperimento in corso.
[...] forti del possesso di tutti i documenti presenti
Se lo stabulario è a norma e segue le direttive della CE, non hanno in mano nulla di compromettente se non qualche relazione degli esperimenti in corso, protetta dal segreto semplicemente per non diffondere i dati ottenuti e facilitare il lavoro di qualche altro laboratorio, non perché ci sia chissà cosa di cui vergognarsi. In uno stabulario, lo ripeterò tantissime volte su questo blog, non accade nulla di tutto ciò che queste persone dicono che accada.
La conclusione di questo post è molto semplice. Quando si parla di Sperimentazione Animale a persone che non sono mai entrate in uno stabulario, è estremamente semplice parlare alla pancia, dirigere l'opinione pubblica verso la rotta che si è stabilita, se non c'è qualcuno che spieghi, punto per punto, le fandonie che vengono dette. Non metto in dubbio la buonafede di questi ragazzi (è chi li dirige che è in malafede), e non è questo il momento di entrare nel conflitto etico. Semplicemente, avendo ampliamente dimostrato quanto alienate siano le loro convinzioni, dubito in maniera molto decisa della loro capacità di discernimento. È giusto che entrino telecamere negli stabulari, ma sarebbe bene che ci entrassero solo quando ci sono gli sperimentatori, per vedere cosa succede davvero lì dentro.