Tumore al seno e prevenzione: quali esami fare?
Quali sono i passi per una buona prevenzione? Risponde Paolo Veronesi, presidente Fondazione e direttore Chirurgia Senologica dell'istituto Europeo di Oncologia
Oggi, se diagnosticato in fase preclinica, il tumore al seno è guaribile in oltre il 90% dei casi. Di fondamentale importanza è la diagnosi precoce da effettuare tramite esami di routine quali mammografia ed ecografia mammaria. Quando iniziare? Con che cadenza? Cosa cambia nelle persone più a rischio? Ecco le risposte del professor Paolo Veronesi, presidente della Fondazione Umberto Veronesi e direttore della Senologia Chirurgica presso l'Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano.
Normalmente si consiglia di iniziare i controlli strumentali della mammella verso i 40 anni con mammografia effettuata possibilmente ogni anno ed ecografia, anche questa effettuata ogni anno. Vi sono però delle situazioni in cui conviene iniziare molto prima, parliamo ad esempio di donne più ad alto rischio per il tumore della mammella, donne che hanno avuto casi in famiglia di tumore al seno, la mamma, la nonna e la zia, la sorella, ecco che queste donne devono iniziare a fare i controlli già a partire dai 30/ 35 anni. Chiaramente a 30 anni la mammografia non si fa perché non serve, non ci permette di distinguere dentro la mammella niente di significativo e quindi si predilige l'ecografia. Ecografia ogni anno a partire dai 30 anni fino ai 40 anni. A 40 anni cominciare ad abbinare anche la mammografia. In donne più ancora ad alto rischio, cioè donne ad esempio portatrici di mutazioni genetiche che predispongono allo sviluppo del tumore della mammella è opportuno, già iniziando dai 30 anni di età, effettuare anche risonanza magnetica una volta l'anno, naturalmente se non si prendono decisioni più drastiche come viene fatto ogni tanto con interventi chirurgici e profilattici.