04-04-2017

Trapianto d'organi: quando è possibile?

Risponde Marinella Zanierato, direttore della struttura semplice di rianimazione in ambito di donazioni e trapianti d’organi al policlinico San Matteo di Pavia

L'accertamento di morte, prima di procedere al prelievo di organi, avviene in determinati soggetti che muoiono in rianimazione. Vi sono delle condizioni cliniche patologiche particolari come l'emorragia cerebrale, l'ictus, l'arresto cardiaco prolungato che determinano la lesione irreversibile di tutte le strutture dell'encefalo. Questo impone per legge che in rianimazione venga iniziato un accertamento della morte con criteri neurologici. Non esistono morti differenti, la morte è una sola e si identifica con la cessione irreversibile di tutte le funzioni dell'encefalo. Esistono due modi diversi di accertarla: uno è un criterio cardiologico che si verifica quando il paziente muore per un infarto, per esempio che non ha risposta ai trattamenti rianimatori, l'altro invece è l'accertamento con criteri neurologici che avviene quando il paziente muore per una lesione primitivamente neurologica.

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