Pubertà precoce: si è davvero di fronte a un aumento dei casi?
Risponde Annamaria Spada, direttore dell'unità operativa di endocrinologia e malattie metaboliche, ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Negli ultimi anni si sono osservate alcune variazioni dello sviluppo sessuale nei nostri bambini, che hanno, che suscitano, possono suscitare preoccupazione da parte dei genitori ma, che molto raramente si inquadrano nel quadro definitivo della pubertà precoce. Questo cosa significa? La pubertà precoce vera è quella che viene definita uno sviluppo sessuale prima degli otto anni nelle bambine e prima dei nove anni nei maschi. Generalmente quello che invece si osserva a questa età è la comparsa di alcune caratteristiche, tipo lo sviluppo del bottone mammario, cioè il Telarca . Questo ha importanza perché ovviamente il segnale di un'eccessiva esposizione agli estrogeni, ugualmente il Pubarca cioè la comparsa di peli alle ascelle o al pube anche questo è un segnale di una probabile esposizione eccessiva agli estrogeni in età non propria, e la fonte probabilmente di questi estrogeni se sono sia alimentare che da inquinanti, sia alimentari che ambientali, ma questa non è la vera pubertà precoce in quanto la pubertà precoce, si caratterizza per la secrezione delle gonadotropine o degli ormoni sessuali elevati, da una variazione delle caratteristiche opsologiche quindi iniziale aumento della crescita staturale, come si osserva nel periodo della pubertà che avviene normalmente, e una maturazione ossea altrettanto accelerata. In questi casi abbiamo la pubertà vera che però è un evento molto raro e che per il momento non è stato registrato come in aumento nelle nostre popolazioni in questi ultimi decenni.